Nella foto da sinistra: Matteo Marzotto presidente Ente Fiera Vicenza, Luigino Rossi presidente Rossimoda Gruppo LVMH, Walter Macorig partner MAS Management Network

Il convegno di apertura del Salone ORIGIN di Vicenza è stato incentrato sul tema della “sostenibilità” e noi di MAS ne siamo stati assieme all’Ente Fiera gli organizzatori avendo contribuito alla definizione dell’agenda e alla formazione di un panel di relatori di eccellenza che potessero fornire un quadro su questo argomento.

Il tema è infatti molto esteso, complesso e di grande attualità. Per sostenibilità intendiamo quelle pratiche che mirano a progettare, produrre, distribuire e smaltire prodotti Fashion con una attenzione all’impatto sull’uomo, sulla società e sull’ambiente. Gia da questa semplice definizione si può capire quanto complesso sia l’argomento e quanta variabilità vi sia contenuta.

E’ un dato di fatto che le principali marche del lusso e del fashion top di gamma hanno da tempo intrapreso forti programmi di sostenibilità sia adottando delle specifiche pratiche di gestione che incorporando i temi della sostenibilità all’interno della propria comunicazione sia di branding che istituzionale con gli eventuali bilanci sulla responsabilità sociale d’impresa  anche chiamati all’inglese CSR corporate social responsibility.

Al di là degli aspetti etici o di buonismo è un dato di fatto che le marche premium di fascia alta e molto costose cerchino di incorporare nel prodotto ulteriori valori per ulteriormente differenziare o per sostenere una politica di prezzo. La sostenibilità può costituire appunto uno di questi valori. Ce ne sono poi altri ma ne parleremo in un altro apposito articolo.

Il convegno di apertura di ORIGIN di venerdì 15 giugno ha appunto trattato il tema della sostenibilità nel fashion. Essendo rivolto ad una platea di visitatori ed espositori internazionali ha visto tutti i relatori cimentarsi con l’inglese, lingua ufficiale dell’evento.

Dopo il saluto istituzionale del Presidente della Fiera Matteo Marzotto viene presentata una importante ricerca svolta dall’Osservatorio Sistema Moda, consorzio di ricerca inter-universitaria tra le Università di Politecnico di Milano, Padova e Firenze che indaga e studi i temi legati al mondo del Fashion. Il professor Federico Caniato del Politecnico di Milano e Laura Macchion, Research Fellow, dell’Università degli Studi di Padova illustrano i principali risultati della Ricerca dell’Osservatorio su “Produzione consapevole nel settore moda: sostenibilità nella filiera per la creazione del valore”.

Studio molto interessante che purtroppo per mancanza di tempo viene solo sinteticamente presentato. Successivamente all’evento molte imprese ci hanno infatti manifestato desiderio di poter prendere visione in modo più accurata del lavoro svolto dai professori. Vedremo magari di organizzare un momento di approfondimento con i professori. Chi altri fosse interessato ci faccia sapere e vedremo di coinvolgerlo.

Successivamente la giornalista moderatrice Barbara Rodeschini di Milano Finanza Fashion introduce gli altri ospiti e li guida con domande appropriate a discutere sul tema della sostenibilità.

Primo tra gli ospiti è il noto imprenditore calzaturiero Luigino Rossi, presidente di Rossimoda – Gruppo LVMH – che ci racconta brani di storia del fashion e di come già decenni or sono il tema della sostenibilità fosse tenuto in seria considerazione dai principali stilisti delle griffe francesi con cui lui collaborava.

17782046466_c291a81754_oVittorio Cianci – titolare di LART e consigliere di ANTIA, l’Associazione Nazionale del Tecnici di Abbigliamento che raccoglie i tecnici del settore delle principali casi del fashion – ci illustra un punto di vista molto tecnico e legato ad aspetti chimico/fisico e legati ai capitolati di fornitura, tema molto complesso e spinoso. Spesso ai nostri artigiani che lavorano per le grandi firme sono proposti – o meglio imposti – capitolati tecnici molto stringenti che associano ad aspetti chimico fisici alcune variabili legate alle sostenibilità.

Giambattista Matteotti è il direttore per il sud Europa di TÜV NORD, uno dei principali enti di certificazione mondiale. Matteotti ci racconta di alcune best-practice di aziende di eccellenza e dei vari standard internazionali di certificazione sui temi della sostenibilità: gli unici strumenti che possono garantire davvero al consumatore finale la effettiva messa in pratica delle appropriate politiche. Tra le varie certificazioni quella più diffusa tra le aziende del fashion è la SIA SA8000.

Uno stretto dibattito finale vede coinvolti alcuni relatori internazionali: Stefan Siegel – fondatore di Not Just a Label – piattaforma online che promuove i designer emergenti del fashion, Tara St. James – Study N.Y. / Brooklyn Fashion & Design Accelerator – una stilista molto attenta ad utilizzare prodotti eco-compatibili, e Lovisa Sunnerholm – di AEG / Electrolux – azienda da sempre in prima linea sui temi della sostenibilità. Ascoltando gli ospiti internazionali ci rendiamo conto che all’estero facciano molto sul serio e vi sia una forte sensibilità su questi temi che sono considerati strategici. In Italia abbiamo ancora molto da lavorare su questo.

Il convegno è stato molto stimolante ed interessante anche se purtroppo vista la vastità degli argomenti i temi sono stato solamente accennati. Ricordiamo a quanti fossero interessati ad approfondire l’argomento di segnalarsi utilizzando  la nostra scheda di richiesta informazioni, li terremo informati di eventuali prossime iniziative in merito.