Il Capitalismo delle Emozioni. Al cuore della competitività delle imprese
(Ferdinando Azzariti, Autori Vari – Edizioni Franco Angeli – Settembre 2009)
La moda si vende solo con le emozioni. Solo “un’emozione è in grado di indurre il consumatore a comprare”. Romantico, a prima vista. In verità è invece un ragionamento piuttosto economico. Per questo motivo è da ritenersi lecito associare il concetto di capitalismo alla sfera emozionale che caratterizza in particolare il settore del fashion.
La parola “capitalismo” è usata con molti significati differenti, a seconda degli ambiti e dei periodi storici. Quando si parla di capitalismo generalmente e genericamente si intende , il “sistema economico in cui i beni capitali appartengono a individui e società private”. Tuttavia il capitale può essere di svariate forme, non a caso esistono differenti definizioni di cosa siano i beni capitali.
Il capitale intellettuale rientra a pieno titolo in quest’ambito. Viviamo infatti una economia basata sulla conoscenza (Knowledge based economy ), in cui l’utilizzo del capitale intellettuale è fondamentale per la creazione di valore. Il capitale intellettuale è composto dalle competenze, dalle conoscenze e processi, tramite integrazione con la conoscenza legata ai soggetti. Tale conoscenza non deriva solo da un processo continuo di apprendimento basato sull’acquisizione di nozioni sul piano logico e dell’esperienza; essa è infatti presente nelle idee, abitudini e consuetudini, esperienze, relazioni e percezioni dei soggetti che contribuiscono alla crescita di una certa realtà aziendale.