Sostenibilità: il quadro della transizione energetica
Un aspetto fondamentale della Sostenibilità d’impresa è sicuramente quello energetico: ridurre i consumi e le emissioni di carbonio nell’atmosfera rientra negli obiettivi dell’Unione Europea, anche a breve termine. Non mancano le opportunità tecnologiche per effettuare una transizione di massa verso metodi più sostenibili di produzione dell’energia e di riduzione del fabbisogno energetico, e naturalmente ogni distretto industriale va coinvolto nel cambiamento. Inoltre, gli incentivi a supporto di questo processo sono notevoli.
A descrivere l’intero scenario, da diversi punti di vista (politico, imprenditoriale, normativo, sociale, tecnologico e di ricerca) ci hanno pensato i relatori dell’incontro “Transizione energetica in Veneto: scenari e opportunità”, svoltosi martedì 9 aprile 2024 presso la Heritage Tower di Marghera (Ve) nell’ambito del format “Dialoghi per l’Innovazione” organizzato dall’Assessorato allo sviluppo economico ed energia della Regione Veneto, tra cui l’Assessore Roberto Marcato in persona e il Direttore Area politiche economiche, capitale umano e programmazione comunitaria, Santo Romano.
Qui la lista completa dei relatori:
Si è cercato di fornire un quadro generale relativamente ai vari aspetti della transizione energetica rilevanti per imprese ed enti pubblici, tra cui l’aspetto riguardante le iniziative europee e nazionali finalizzate al raggiungimento di obiettivi (quantitativi e qualitativi) di consumo di energia a breve e medio termine, con annessi incentivi economici, e l’aspetto tecnologico, anche in termini di fattibilità immediata; sono stati inoltre presentati alcuni casi imprenditoriali e di ricerca reali, grazie ad alcuni ospiti che hanno condiviso le loro storie di successo e la loro esperienza sul campo durante la “tavola rotonda” finale.
A livello di piani in essere ed incentivi, il piano FESR 21-27 prevede ingenti sovvenzioni con le quali intende coinvolgere un sempre maggior numero di imprese ed attrarre investimenti in tecnologie “verdi”, quali ad esempio:
- 129 Mln € per migliorare l’efficienza energetica nel comparto industriale e nel settore pubblico, e per la creazione di comunità energetiche digitali (FESR priorità 2);
- 85 Mln € per organismi di ricerca (ODR) ed attività di Ricerca e Sviluppo (R&S); 30 Mln € per le attività di ricerca delle PMI; 15 Mln € per le reti d’impresa (RIR); 15 Mln € a supporto delle infrastrutture di ricerca e 10 Mln € per i progetti di eccellenza in ambito energetico (FESR priorità 1);
- 240 Mln € di strumenti finanziari a supporto delle imprese, di cui 56 milioni dal Fondo Veneto Energia, 46,7 milioni dal Fondo Ricerca Sviluppo e Innovazione e 138 milioni dal Fondo Competitività.
Le linee direttive per gli interventi provengono dagli accordi presi dall’Italia in ambito europeo e internazionale, quali il Green Deal (2019), Fit for 55 (2021), REpowerEU (2022), SET plan (2023).
Nell’ambito dell’Unione Europea, vi sono di fatto 4 pilastri come Horizon Europe, EURATOM, RFCS e Fondo innovazione 2020-2030, oltre ai vari piani di complemento Life, InvestEU, Connecting Europe Facility e Mission Innovation (quest’ultimo si estende anche extra-UE), che insistono su 6 priorità fondamentali:
- energie rinnovabili;
- sistema energetico intelligente;
- efficienza energetica;
- trasporto sostenibile;
- cattura e stoccaggio CO2;
- sicurezza del nucleare.
A questi si aggiungono alcuni programmi nazionali, come il PNIEC 2.0 e il PNRR (che dedica alla transizione ecologica il 37,5% delle risorse).
A livello regionale, l’Assessore Marcato ha sottolineato gli impegni del piano energetico recentemente approvato in ambito di incremento di utilizzo di energia da rinnovabili, di riduzione della dipendenza energetica e del consumo (obiettivo: meno 15 milioni di tonnellate di CO2 emesse nell’anno), di eventuale implementazione di due “hydrogen valley” in Veneto.
Sono inoltre stati presentati vari aspetti relativi alla ricerca scientifica e all’avanzamento tecnologico, dai metodi di fissazione del carbonio su roccia alle innovazioni geotermiche applicabili, dai nuovi pannelli fotovoltaici alla sperimentazione su batterie di accumulo ferro-zinco (senza utilizzo di litio).
Non è secondario che anche la recentissima “Transizione 5.0“ (il Decreto Attuativo del governo dovrebbe uscire a giorni) sia focalizzata sul risparmio energetico, costituendo così un primo notevole incentivo a cui ne seguiranno di certo altri nei mesi a venire, al fine di migliorare rapidamente gli indicatori di gestione energetica del paese, ed in particolare dei comparti industriale e pubblico della regione Veneto, che ad oggi risulta giocoforza particolarmente “energivora”.