by Redazione | 18 May 2012 | Articoli, Blog
La Lean è davvero qualcosa di “magico” che può aiutare le aziende a crescere e diventare più efficienti? Si, a patto che riusciamo a coinvolgere “tutti”, altrimenti sarà difficile ottenere dei buoni risultati che possano durare nel tempo!
Il vero approccio Lean si basa sulla necessità di coinvolgere tutte le persone, in particolare quelle più operative, nel processo di cambiamento. Il coinvolgimento delle persone rappresenta di fatto l’elemento chiave che contribuisce alla reale implementazione del concetto di miglioramento continuo.
L’approccio Lean non può essere calato dall’alto. Certo è che sia fondamentale il commitment del management aziendale, tuttavia senza il coinvolgimento e la partecipazione delle risorse più operative si rischia di fallire… Il cambiamento si può ottenere infatti solo se ciascun dipendente è coinvolto direttamente e ha contribuito a trovare il modo migliore di eseguire un lavoro. Solo in questo modo si potrà incidere profondamente sull’organizzazione e definire le dinamiche della crescita. MAS ha potuto constare in diverse circostanze e casi aziendali il peso delle risorse umane in progetti di cambiamento che hanno portato le aziende a utilizzare un approccio di tipo Lean.
by Walter Macorig | 16 May 2012 | Blog
Siamo stati oggi al convegno eCommerce Forum a Milano, la maggiore e più autorevole manifestazione italiana del genere organizzata da Netcomm, il consorzio eCommerce di Confindustria.
I nostri clienti sempre più spesso ci chiedono di venire affiancati ed indirizzati per poter intraprendere in modo efficace iniziative di business on-line. Volevamo quindi indicazioni precise sulle tendenze in atto e ascoltare le esperienze dei fuori classe.
In apertura sono stati presentati i risultati della ricerca di mercato del Politecnico di Mlano sull’eCommerce. Come sempre molto ricca di dettagli e di stimoli interessanti. Noi da anni siamo abbonati alla sezione Premium del sito Osservatori.net del Politecnico e abbiamo accesso a tutte le loro ricerche i cui numeri possiamo quindi condividere con in nostri clienti.
Il business on-line sta crescendo in maniera costante e sono attesi forti incrementi nel corso del prossimo anno.
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by Redazione | 11 May 2012 | Articoli, Blog
Le 5S identificano una metodologia di origine giapponese che ha l’obiettivo di migliorare la gestione del posto di lavoro ed eliminare gli sprechi.
La metodologia delle 5S è stata ideata per rendere l’ambiente di lavoro più efficiente e produttivo.
Le 5S in oggetto sono le 5 iniziali delle parole giapponesi sulle quali si fonda la metodologia, che in italiano possono essere associate all’acronimo S.O.P.R.A.
Prima S: SEIRI = SEPARARE
Separare il necessario dal superfluo ed eliminare gli oggetti, gli strumenti o qualsiasi altra cosa che on sia realmente necessaria alla normale attività lavorativa.
Seconda S: SEITON = ORDINARE
Ordinare i materiali e gli strumenti in postazioni ben definite per eliminare gli sprechi tempo impiegato nelle ricerche.
Terza S: SEISO = PULIRE
Pulire l’area di lavoro. Pulire non solo nel senso stretto del termine, ma pulizia intesa come attività di ispezione. Pulire e ordinare l’area di lavoro per poterne identificare i problemi e passare all’individuazione delle soluzioni.
Quarta S: SEIKETSU = RIPETERE
Ripetere i passi precedenti, definendo e formalizzando gli standard per la sistemazione, l’ordine e la pulizia.
Quinta S: SHITSUKE = AUTOCONTROLLARSI
Solo con l’autocontrollo il processo di miglioramento continuo potrà davvero ritenersi raggiunto, gli standard e i risultati raggiunti essere mantenuti.
L’applicazione delle 5S consente il raggiungimento di molteplici obiettivi, in particolare in termini di sicurezza e confort dei lavoratori, qualità, utilizzo efficiente degli spazi, risparmio di tempo e risorse (sprechi di tempo per le ricerche di materiali e attrezzi, riduzione degli interventi manutentivi), miglioramento dell’immagine aziendale.
Come si può osservare, i principi su cui si fonda sono di fatto molto semplici. Tuttavia senza la perseveranza e reale applicazione rigorosa degli stessi, si corre il rischio di non mantenere nel tempo i risultati raggiunti e ambire al miglioramento continuo.
Dall’esperienza dei consulenti di MAS, le 5S rappresentano davvero un valido strumento, adattabile sia alle aree produttive che agli uffici.
by Redazione | 9 May 2012 | Articoli, Blog
Nell’ambito del programma del Festival della Città Impresa si è svolto in data 04/05/2012 a Schio (VI) un convegno sul tema degli Archivi della Moda.
Operatori del settore si sono confrontati su uno dei temi più delicati ma allo stesso tempo meno noti dell’industria del fashion, ovvero quello dei cosiddetti “archivi”. La maggior parte delle aziende del fashion infatti sistematicamente conserva all’interno dei propri magazzini un vero e proprio archivio della storia e delle produzioni composto dai campionari delle vecchie collezioni, dai prototipi di prodotti speciali o sperimentali, da materie prime, tessuti ed accessori ma anche da tutto un insieme di documentazione commerciale, marketing o tecnica.
Alcune imprese hanno organizzato tali archivi in maniera razionale e sistematica e addirittura riescono a trarre profitto secondo varie modalità. Altre invece semplicemente si limitano ad accatastare i materiali in modo disordinato nella speranza di avere prima o poi tempo e risorse per poter riorganizzare il tutto.
In ogni caso tra tutti è forte la consapevolezza dell’enorme valore rappresentato dall’archivio come rappresentazione sia della maestria e delle competenze aziendali che come elemento di ispirazione per lo sviluppo stilistico e tecnico delle linee fashion del futuro.
Il convegno è stato ospitato all’interno della splendida cornice dell’edificio di archeologia industriale rappresentato dal “Lanificio Conte”, negli ultimi anni rilevato e restaurato dal Comune di Schio.
Il comune – in particolare nella persona del responsabile cultura Lidia Zocche – è particolarmente attivo sul tema degli archivi della moda: negli ultimi anni il progetto “Archivi Vivi” ha allestito importanti mostre e workshop su queste tematiche e sono attesi prossimi sviluppi.
MAS, grazie all’esperienza sviluppata nell’ambito di prestigiosi progetti di gestione e razionalizzazione degli Archivi delle aziende Moda, fa parte del tavolo di lavoro che avrà il compito di portare avanti il progetto “Archivi Vivi”, istituito in occasione del workshop
by Redazione | 12 April 2012 | Articoli, Blog
Politecnico di Milano e Università degli Studi di Padova

Il Sistema Moda, fondamentale per l’economia del nostro Paese, sta attraversando una fase di transizione che richiede un momento di riflessione. Importati fenomeni di cambiamento si stanno realizzando, e le regole del business si stanno modificando.
In particolare, il nuovo contesto competitivo richiede spesso di rivedere le logiche di gestione interna, per enfatizzare i fattori critici di successo e accrescere la competitività aziendale, anche attraverso una gestione sistemica dell’intero supply network.
In questo contesto, il Convegno – che si è rivolto a imprese, manager, executive, professional e fornitori di servizi che operano nel Sistema Moda italiano – si è proposto di offrire una concreta opportunità di confronto e riflessione sulle sfide che il Sistema Moda deve affrontare, attraverso la presentazione dei risultati di una ricerca condotta su oltre cento imprese italiane dall’Osservatorio Sistema Moda del Politecnico di Milano e dell’ Università degli Studi di Padova durante il 2011.
Il Convegno è stato anche l’occasione per conoscere esperienze significative di imprese che hanno saputo fronteggiare queste sfide con successo e in modo innovativo, attraverso il racconto e la discussione con manager, imprenditori, esperti e key-informant del settore.
L’evento ha visto la prestigiosa partecipazione di professionisti quali:
Gianluca Spina –Presidente, MIP Politecnico di Milano
Romano Cappellari – Università degli Studi di Padova, Direttore scientifico area fashion, retail e lifestyle Fondazione CUOA
Andrea Vinelli – Università degli Studi di Padova
Walter Macorig – MAS Management Network
by Redazione | 6 April 2012 | Articoli, Blog
Per migliorare l’ottimale utilizzazione del tempo bisogna imparare a governarlo, a tenerlo sotto controllo. La pianificazione delle attività è un mezzo non un fine, ovvero si pianifica per lavorare meglio e non si lavora per pianificare. Non dimentichiamoci che però non tutto è pianificabile: gli imprevisti sono sempre in agguato!
Il nostro tempo non è mai abbastanza… Cosa di fatto ruba il nostro tempo?
Le rilavorazioni, i lavori inutili i doppi lavori… Il troppo lavoro!
Le prime tre categorie riguardano sprechi o perdite di tempo molto facili da riconoscere e, quindi, da affrontare perché basta ridurle o azzerarle.
Per tutto il resto è fondamentale dunque:
- programmare il tempo
- avere chiari gli obiettivi
- evitare di dedicare troppo tempo a problemi e compiti di secondaria importanza.
È interessante a questo proposito, ricordare il Principio di Pareto o legge 80/20. Secondo questa legge, per qualsiasi campo di applicazione il 20% di qualche cosa è solitamente responsabile per il restante 80%, ovvero 20% è importante, 80% è banale.
È come dire che “la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause”. Applicando la regola al tempo lavorativo se ne deduce che il 20% del lavoro consuma l’80% di tempo e risorse. Quindi molto se non troppo tempo viene sprecato e per cose non importanti. A questo si aggiunga la diffusa abitudine di sentirsi “schiavi del tempo” e avere l’atteggiamento mentale di dover “riempire il tempo” che sono esempi di un approccio fallace.
Programmare il tempo significa di fatto guadagnare tempo. Una buona programmazione porta a svariati vantaggi, in particolare il raggiungimento degli obiettivi prefissati in minor tempo, meno stress e soprattutto porta ad una visione d’insieme dei progetti e delle attività da svolgere.
Ma il fattore più importante è la costanza!
I consulenti MAS vi aiutano a programmare correttamente le vostre attività nel tempo e a fornirvi un metodo di fondo, da seguire costantemente, e al quale conformare i propri comportamenti lavorativi.