Iper e Super-ammortamento 2026: sintesi delle anticipazioni

Iper e Super-ammortamento 2026: sintesi delle anticipazioni

Niente più Transizione 5.0: per il 2026 è in programma un nuovo regime di maggiorazione degli ammortamenti — “super-ammortamento” e “iper-ammortamento” — che il Governo intende introdurre per al fine di sostituire i precedenti piani per incentivare gli investimenti in beni strumentali.

Aliquote base

Per gli investimenti in beni strumentali “4.0” (cioè funzionali alla trasformazione digitale) le maggiorazioni previste sono:

  • 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • 100% per investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni.
  • 50% per investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni.
    Queste aliquote rappresentano le maggiorazioni più elevate mai previste per tali strumenti.

Aliquote per investimenti “green”

Se gli investimenti generano anche un’efficienza energetica, allora si applica un’aliquota maggiorata:

  • 220% fino a 2,5 milioni.
  • 140% oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni.
  • 90% oltre 10 milioni e fino a 20 milioni.
    La soglia di efficientamento richiesta è un risparmio del 3% sui consumi dell’intera struttura produttiva oppure del 5% sui consumi del processo interessato.

Cosa viene agevolato

Oltre ai beni strumentali materiali e immateriali (software) inerenti alla digitalizzazione, sono inclusi anche beni destinati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (come impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo).
Per i pannelli fotovoltaici, viene specificato che devono essere moduli ad elevata efficienza prodotti nell’Unione Europea.

Semplificazioni e cumulabilità

Il nuovo piano riprende alcune semplificazioni già previste nel piano Transizione 5.0: per esempio, se un bene è stato già completamente ammortizzato da almeno 24 mesi, o se è un progetto realizzato tramite una ESCo con contratto EPC, allora si considera automaticamente raggiunto l’obiettivo di efficientamento. Inoltre, l’agevolazione è cumulabile con altri incentivi nazionali ed europei, purché non si sovrappongano gli stessi costi agevolati.

Termini temporali e destinazione

La misura è valida solo per il 2026, con possibilità di consegna dei beni fino al 30 giugno 2027, a condizione che entro il 31 dicembre 2026 l’ordine risulti accettato e sia stato versato almeno un acconto del 20%.

DigitalMeet 2025: incontro su AI e Fashion

DigitalMeet 2025: incontro su AI e Fashion

Un appuntamento imperdibile per chi vive l’innovazione nel mondo della moda e del design: mercoledì 22 ottobre 2025 alle ore 17.00, nella splendida cornice di Villa Mocenigo a Cadoneghe (PD), si terrà l’evento “AI nei processi creativi del Fashion”, all’interno del programma ufficiale di DIGITALmeet 2025, il più grande festival italiano dedicato all’alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese.

Il format scelto è quello della “unconference”, un incontro aperto e partecipativo, dove il pubblico non è solo spettatore, ma protagonista attivo del dibattito. Al centro dell’evento, l’esplorazione delle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale Generativa applicata alla moda e al design: dalla creazione di concept e moodboard, fino alla realizzazione di prototipi.

Un team di esperti — tra imprenditori, creativi e professionisti del settore — affronterà il tema della trasformazione digitale nei processi creativi, dialogando direttamente con i partecipanti, anche mediante strumenti digitali. L’obiettivo è quello di stimolare riflessioni, condividere esperienze e tracciare nuove prospettive di collaborazione, velocità e sostenibilità nella filiera creativa del fashion.


Moderato dal consulente aziendale Walter Macorig (MAS Management Network), il panel vedrà la partecipazione di:

  • Gianluca Tacchella, Amministratore Delegato di Carrera Jeans
  • Andrea Pagnoncelli, Project Manager Bottega Veneta
  • Massimo Giacon, stilista e artista
  • Barbara Avogliero, Enterprise Business Solution Dedagroup Stealth

Sono attesi anche ospiti a sorpresa: manager, imprenditori, tecnici e rappresentanti del mondo digitale e della moda, pronti a condividere visioni e idee.

A dare il via ai lavori saranno gli studenti del corso di marketing dell’Università IUSVE di Venezia, che introdurranno il format dell’unconference e animeranno il coinvolgimento del pubblico, raccogliendo le domande e stimolando l’interazione tra sala e relatori. Lo spirito dell’evento è aperto e inclusivo: ogni partecipante potrà intervenire liberamente, porre domande, proporre spunti e contribuire alla conversazione, in un clima informale e stimolante.


L’ingresso è gratuito, ma è obbligatoria la registrazione tramite Eventbrite per garantire la sicurezza e il rispetto della capienza degli spazi di Villa Mocenigo.

ISCRIVITI QUI!


Nel caso in cui, la sera dell’evento, siano ancora disponibili posti, sarà possibile registrarsi anche in loco, sempre attraverso Eventbrite.

Vi aspettiamo per un confronto vivace e concreto su come l’AI stia rivoluzionando il futuro creativo della moda.

Evento di Team Building tra natura e strategia al Rifugio Larici da Alessio

Evento di Team Building tra natura e strategia al Rifugio Larici da Alessio

Il 26 e 27 settembre 2025 abbiamo svolto un coinvolgente evento di Team Building organizzato da MAS Management Network presso il suggestivo Rifugio Larici da Alessio, a Roana (VI), che ha visto la partecipazione di 14 collaboratori aziendali. Due giornate all’insegna della collaborazione, della strategia e del contatto con la natura, con l’obiettivo di rafforzare le dinamiche di gruppo in un contesto informale ma stimolante.

La serata di venerdì 26 settembre si è aperta con una cena conviviale, occasione perfetta per rilassarsi e creare un clima positivo tra i partecipanti. A seguire, le squadre si sono sfidate in un business game, un gioco a tema manageriale progettato per mettere alla prova abilità decisionali, pensiero critico e spirito di squadra.

Il giorno seguente, sabato 27 settembre, ha avuto luogo la parte più avventurosa del programma: una gara di orienteering a squadre lungo un percorso di qualche chilometro tra i prati e i boschi che circondano le malghe, con le mucche al pascolo a fare da cornice naturale. Durante il tragitto, i partecipanti hanno dovuto raccogliere informazioni e completare una serie di prove, orientandosi con mappe e indizi per raggiungere i diversi punti di controllo.

Il pernottamento al rifugio, reso ancor più suggestivo da un cielo piovoso nella notte e da un clima variabile soleggiato al mattino, ha aggiunto un tocco autentico all’esperienza, favorendo momenti di confronto e condivisione anche informali, immersi nella quiete dell’Altopiano.

L’evento, curato la MAS Management Network, ha rappresentato un’occasione preziosa per rafforzare la coesione tra i membri del team, attraverso attività che hanno unito divertimento, sfida e collaborazione, in un contesto naturale ricco di stimoli e bellezza.


 

 

 

Industria 4.0: circa 900 milioni ancora disponibili

Industria 4.0: circa 900 milioni ancora disponibili

Secondo le ultime comunicazioni del MIMIT e del GSE, risultano ancora disponibili circa 900 milioni di euro dei 2,2 miliardi stanziati per il credito d’imposta Transizione 4.0 riferito all’anno 2025. Questa riserva residua rappresenta un’opportunità concreta per le imprese che vogliono investire in beni strumentali tecnologicamente avanzati e digitalizzazione dei processi produttivi.

Quadro delle risorse e situazione attuale:

  • Il plafond complessivo 2025, fissato dalla Legge di Bilancio, era pari a 2,2 miliardi di euro.
  • Il termine per la prenotazione prioritaria delle risorse da parte delle imprese con comunicazione preventiva è scaduto il 17 luglio 2025.
  • A seguito di questa scadenza, il GSE ha quantificato le somme effettivamente vincolate, rendendo noto che circa 930 milioni di euro sono ancora utilizzabili.

Serve agire in fretta, la finestra si sta chiudendo: il tempo è un fattore cruciale. Con lo scorrimento già avviato da parte del GSE per riassegnare le risorse, le imprese in lista d’attesa stanno ricevendo le notifiche per completare la procedura: entro 30 giorni dalla comunicazione devono versare il 20% di acconto sull’investimento, pena la decadenza dell’accesso all’agevolazione. Inoltre, se a valle dello scorrimento dovessero permanere fondi inutilizzati, si aprirebbe una nuova possibilità anche per chi non ha ancora inviato la comunicazione preventiva, ma l’ordine cronologico sarà rigoroso. Per questo motivo, le imprese interessate devono attivarsi subito, predisponendo la documentazione e i preventivi tecnici richiesti, se vogliono sperare di accedere ai fondi ancora residui.

Modalità operative e iter previsto:

  • Scorrimento delle graduatorie: il GSE assegnerà progressivamente le risorse disponibili ai soggetti già in lista.
  • Pagamento dell’acconto: chi riceve comunicazione ha un mese per versare il 20% e confermare l’impegno.
  • Apertura a nuovi ingressi: in caso di ulteriori fondi disponibili, sarà possibile inviare nuove comunicazioni, ma sempre nel rispetto dell’ordine di ricezione.

Il quadro generale della “Transizione 4.0”: dal 2020 a oggi, il Piano Transizione 4.0 ha mobilitato oltre 29 miliardi di euro in crediti d’imposta per le imprese italiane, contribuendo alla modernizzazione dei processi produttivi, all’introduzione di tecnologie digitali e all’innovazione di filiera. Nonostante alcuni rallentamenti dovuti a vincoli tecnici e normative complesse, la misura resta uno dei principali strumenti fiscali per accompagnare l’industria verso un modello più efficiente, automatizzato e interconnesso.

In sintesi:

  • Su 2,2 miliardi stanziati per il 2025, oltre 900 milioni sono ancora disponibili.
  • Il GSE sta riassegnando le risorse alle imprese in lista d’attesa.
  • Le aziende hanno 30 giorni per confermare l’investimento con il pagamento dell’acconto.
  • Chi vuole accedere ora deve muoversi rapidamente: l’ordine cronologico sarà determinante.
46 miliardi di Euro per l’industria tedesca: il “Wachstumsbooster” rilancia la crescita e crea opportunità per l’Italia

46 miliardi di Euro per l’industria tedesca: il “Wachstumsbooster” rilancia la crescita e crea opportunità per l’Italia

Il governo tedesco ha approvato un piano economico di vasta portata, denominato “Wachstumsbooster” (Acceleratore della Crescita), che prevede 46 miliardi di Euro in sgravi fiscali a favore delle imprese tra il 2025 e il 2029. Questo maxi-pacchetto di misure ha l’obiettivo di rilanciare l’economia tedesca, sostenere gli investimenti e stimolare l’innovazione, in un momento in cui la Germania punta a mantenere la sua leadership industriale in Europa.

Super-ammortamento e riduzione della pressione fiscale

Il cuore del piano è l’introduzione di un super-ammortamento al 30% per gli investimenti in beni strumentali tra il 2025 e il 2027. In parallelo, è prevista una riduzione graduale dell’imposta sulle imprese, rendendo la Germania un ambiente fiscale più favorevole agli investimenti produttivi. Queste misure sono particolarmente rivolte alle PMI e alle imprese industriali, che rappresentano una parte importante del sistema economico tedesco.

Incentivi mirati per innovazione e transizione ecologica

Il “Wachstumsbooster” include anche incentivi per la mobilità elettrica, il rafforzamento delle agevolazioni fiscali alla Ricerca e Sviluppo, e interventi per facilitare il passaggio verso una produzione più digitale e sostenibile. L’obiettivo dichiarato è stimolare una crescita aggiuntiva del PIL tedesco pari allo 0,6% nel breve termine, ma con impatti ben più rilevanti nel medio-lungo periodo.

Le ricadute positive sull’industria italiana

Anche l’industria italiana potrebbe beneficiare indirettamente del piano tedesco. Le ragioni principali sono:

1. Aumento della domanda di beni strumentali e tecnologia Made in Italy
Le imprese tedesche, incentivando gli investimenti in macchinari e tecnologie, potrebbero intensificare l’importazione di componenti e soluzioni industriali prodotte in Italia, in particolare nei settori in cui il nostro Paese è già competitivo, come l’automazione, la meccanica di precisione, la robotica, la moda e il design.

2. Opportunità per le filiere integrate italo-tedesche
Molte imprese italiane sono parte delle catene di fornitura dell’industria tedesca, in particolare nei comparti automotive, chimico e manifatturiero. La ripresa degli investimenti in Germania può quindi portare a un effetto moltiplicatore anche per le PMI italiane fornitrici.

3. Spinta alla collaborazione in Ricerca e Sviluppo
Il rafforzamento degli incentivi R&S in Germania potrebbe favorire partnership transfrontaliere con imprese, università e centri di ricerca italiani, aprendo nuove opportunità di co-innovazione.

4. Effetto contagio sulle politiche industriali europee
Il successo del “Wachstumsbooster” potrebbe convincere altri Paesi europei, inclusa l’Italia, a varare pacchetti analoghi, aumentando la competitività dell’intero blocco UE e rafforzando la cooperazione industriale continentale.

Conclusioni

Il “Wachstumsbooster” non rappresenta solo un rilancio della Germania, ma può avere effetti a catena anche per partner economici come l’Italia. Se accompagnata da una strategia nazionale coerente, l’Italia potrebbe cogliere l’occasione per consolidare le relazioni industriali con la Germania, potenziare la propria presenza nelle filiere produttive europee e beneficiare di un clima economico più favorevole a livello continentale.