Oggi al TalentGarden c’è stato un evento di CoderDojo: un seminario di progettazione di videogames rivolto ai ragazzi tra gli 8 e i 12 anni.

CoderDojo è una organizzazione no-profit di volontariato internazionale che organizza eventi e formazione – il tutto assolutamente gratuito – per avvicinare i giovani al mondo professionale dei computer e dell’informatica. Non parliamo quindi di semplice “utilizzo” del computer o di giocare ai videogames. Parliamo di iniziare i ragazzi al complesso mondo della programmazione e dei meccanismi interni dell’informatica.

In questo specifico evento di oggi ad esempio è stata illustrata la piattaforma Scratch, un ambiente di programmazione opensource realizzato nei laboratori del MIT di Boston, di facile utilizzo, pensato apposta per i più giovani, che consente di realizzare velocemente dei giochi interattivi.

Visto che l’evento mi passava vicino a casa ho pensato ben di portare i miei due ragazzi di 10 e 11 anni.

Al CoderDojo siamo stati simpaticamente accolti da una decina di “mentor”, volontari esperti in informatica, che nella vita sono ingegneri informatici, matematici o progettisti di film 3D, ma che come volontari si dedicano a queste pregevoli iniziative didattiche.
Oltre a noi un’altra trentina di ragazzi accompagnati dai genitori. Ciascuno con il proprio computer si è accomodato in una scrivania.
Uno dei mentor ha introdotto i ragazzi alle basi della piattaforma Scratch e quindi ha guidato passo passo i giovani nella realizzazione del primo videogame. I vari altri mentor giravano tra i tavoli e dare assistenza e a seguire chi in difficoltà..

Dopo circa due ore ogni ragazzo aveva scritto da solo il suo videogame: uno squalo in una vasca deve sfuggire dalle chele del granchio cattivo e nel contempo deve riuscire a mangiare qualche pesciolino per guadagnare punti… Molto divertente.
Probabilmente quando trent’anni fa io avevo iniziato ad occuparmi di informatica per sviluppare un gioco simile con le tecnologie dell’epoca ci sarebbe voluto almeno un mese di lavoro.

Che dire una esperienza molto divertente e molto interessante. I bimbi si sono veramente appassionati ed hanno iniziato a capire i meccanismi con i quali sono costruiti i videogiochi.