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Software Selection di un Sistema Informativo: una scelta strategica

La scelta di un Sistema Informativo va effettuata con la massima cura ed attenzione. Una buona soluzione accompagna l’azienda negli anni futuri e consente di poter modificare il modo di lavorare con una certo dinamismo secondo le mutate esigenze di mercato o logistiche.

A seconda del tipo di azienda, del suo momento storico e delle sue risorse ci possono essere vari tipi di opzioni strategiche riguardo a come debba essere affrontato un progetto di revisione dei sistemi informativi:

  • Opzione orientata alla Crescita

E’ il caso di aziende pienamente coscienti dei propri limiti informativi, da anni oberate da soluzioni “fai da te” nel tentativo di soddisfare le esigenze interne. Orientarsi alla crescita significa adottare una soluzione informativa di un grande player, non del tutto o per niente verticalizzata sul settore di riferimento. Implementare simili soluzioni richiede abili qualità di project management e la partecipazione collaborativa di tutte le figure coinvolte, nonchè una forte volontà dei vertici aziendali.

  • Opzione Efficace

Significa optare per una soluzione verticalizzata sul calzaturiero che non richiede complesse attività di parametrizzazione e lunghi tempi di implementazione. Questa scelta implica un’esborso economico limitato ma al contempo si accompagna a rischi di lungo termine legati a scenari di crescita aziendale. L’azienda che opta per un’opzione efficace è spesso intimorita dalla propria incapacità di saper far fronte alla complessità delle attività di configurazione di un sistema informativo non verticalizzato.

  • Opzione Riflessiva

Quando un’azienda non comprende a pieno le potenzialità di un nuovo sistema operativo e soprattutto non conosce i limiti e le criticità di quello in uso, assume una posizione cautelativa. Procede all’aggiornamento del sistema utilizzato e opta per l’approfondimento delle potenzialità di un SI e di come questo può generare valore per l’azienda. Chi intraprende questo percorso generalmente finisce col sostituire radicalmente il proprio SI.

Spesso le aziende non comprendono l’importanza di allineare la strategia aziendale con le potenzialità offerte dal Sistema Informativo al fine di ridurre il numero di soluzioni software possibili e si avventurano precipitosamente nella selva dei dettagli di ogni singola opzione, impantanandosi e finendo per incappare in soluzioni inadeguate e inefficaci.

Solo quando si prende coscienza di come il Sistema Informativo può sostenerci nel perseguire gli obiettivi aziendali è corretto iniziare una Software Selection approfondita che analizzi ogni singolo aspetto delle soluzioni possibili evidenziandone pro e contro.

Ovviamente, nonostante si ricorra a criteri di valutazione il più possibile oggettivi e misurabili, spesso è difficile confrontare le soluzioni tra loro e perciò è consigliabile maturare un opinione anche confrontandosi con le realtà che già adottano le soluzioni in oggetto.

Criticità connesse con la scelta:

  • Le alternative non sono sempre facilmente confrontabili tra loro.
  • Vanno considerate sia le esigenze attuali che quelle future.
  • Esistono aspetti tecnici complessi.
  • Il controllo dei costi è difficile e spesso si spende molto di più di quanto preventivato.

Nuova Sabatini 2014

Previsti anche ques’anno incentivi per le Pmi con la nuova Sabatini 2014, ovvero un’agevolazione concessa con il decreto-legge Del Fare (art. 2 decreto-legge n. 69/2013), finalizzata ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese. La nuova Sabatini in particolare è rivolta alle Pmi, operanti in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, che realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
La Sabatini istituisce presso la Cassa Depositi e Prestiti un plafond di risorse cospicuo: 2,5 miliardi di euro. Le banche e gli intermediari finanziari che aderiscono alle apposite convenzioni tra il Mise (sentito il Mef), l’Abi e la Cdp, possono utilizzare tale fondo per l’erogazione di finanziamenti alle Pmi.
L’importo finanziabile va da un minimo di 20 mila fino a un massimo di 2 milioni di euro, il limite temporale è fissato al 31 dicembre 2016.
Condizione essenziale é che i beni acquistati siano destinati all’uso produttivo e non siano alienati, ceduti o distratti dalla produzione sino ai tre anni successivi alla data di completamento dell’investimento.
Il finanziamento prevede interessi a tasso agevolato del 2,75% ed una durata massima di 5 anni.
Le richieste per i finanziamenti potranno essere presentate a partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014.

CoderDojo: avvicinare i ragazzi alla programmazione dei computer

Oggi al TalentGarden c’è stato un evento di CoderDojo: un seminario di progettazione di videogames rivolto ai ragazzi tra gli 8 e i 12 anni.

CoderDojo è una organizzazione no-profit di volontariato internazionale che organizza eventi e formazione – il tutto assolutamente gratuito – per avvicinare i giovani al mondo professionale dei computer e dell’informatica. Non parliamo quindi di semplice “utilizzo” del computer o di giocare ai videogames. Parliamo di iniziare i ragazzi al complesso mondo della programmazione e dei meccanismi interni dell’informatica.

In questo specifico evento di oggi ad esempio è stata illustrata la piattaforma Scratch, un ambiente di programmazione opensource realizzato nei laboratori del MIT di Boston, di facile utilizzo, pensato apposta per i più giovani, che consente di realizzare velocemente dei giochi interattivi.

Visto che l’evento mi passava vicino a casa ho pensato ben di portare i miei due ragazzi di 10 e 11 anni.

Al CoderDojo siamo stati simpaticamente accolti da una decina di “mentor”, volontari esperti in informatica, che nella vita sono ingegneri informatici, matematici o progettisti di film 3D, ma che come volontari si dedicano a queste pregevoli iniziative didattiche.
Oltre a noi un’altra trentina di ragazzi accompagnati dai genitori. Ciascuno con il proprio computer si è accomodato in una scrivania.
Uno dei mentor ha introdotto i ragazzi alle basi della piattaforma Scratch e quindi ha guidato passo passo i giovani nella realizzazione del primo videogame. I vari altri mentor giravano tra i tavoli e dare assistenza e a seguire chi in difficoltà..

Dopo circa due ore ogni ragazzo aveva scritto da solo il suo videogame: uno squalo in una vasca deve sfuggire dalle chele del granchio cattivo e nel contempo deve riuscire a mangiare qualche pesciolino per guadagnare punti… Molto divertente.
Probabilmente quando trent’anni fa io avevo iniziato ad occuparmi di informatica per sviluppare un gioco simile con le tecnologie dell’epoca ci sarebbe voluto almeno un mese di lavoro.

Che dire una esperienza molto divertente e molto interessante. I bimbi si sono veramente appassionati ed hanno iniziato a capire i meccanismi con i quali sono costruiti i videogiochi.

Moncler: dall’Archivio Storico al successo internazionale

Ho partecipato oggi alla cerimonia di chiusura del Master in Retail Management e Marketing della Business School CUOA. Il prof. Romano Cappellari – responsabile scientifico del Master – ha saputo negli anni far crescere questo corso creandogli attorno tutta una comunità di studenti entusiasti ma anche di professionisti, imprenditori ed addetti del settore.

Ogni anno il prof. Cappellari organizza per la cerimonia di chiusura una serata invitando autorevoli ospiti che illustrano casi aziendali di successo e innescano occasione di dibattito sulle migliori prassi del marketing e del retail.

Quest’anno ospite il direttore risorse umane del Gruppo Moncler, Francesco Omodei Salè oltre alla presenza del presidente CUOA Matteo Marzotto già esperto ovviamente di mercato Fashion e di retail.

Il dott. Omodei Salè ci ha mostrato un bel video di alcuni minuti sul brand e sulla eredità culturale di Moncler. Ci ha quindi raccontato con dovizia di particolari il caso aziendale esponendoci gli aspetti salienti della recente storia sviluppatasi negli ultimi 10 anni.
Mi ha colpito in particolare quando ci ha spiegato che l’inizio della rinascita del marchio è partito dall’Archivio Storico Fashion: la ricerca stilistica, le riedizione e riadattamento dei vecchi modelli di punta si è di fatto propagata a partire dalle radici e dalla storia dell’azienda che erano state conservate nell’Archivio aziendale.
Un plauso a chi aveva sapientemente tenuto, classificato e patrimonializzato i vecchi capi delle collezioni storiche.

Noi di MAS siamo molto sensibili al tema degli Archivi. Da anni ci occupiamo anche di questa tematica e supportiamo diversi brand del fashion nella razionalizzazione e valorizzazione degli Archivi Storici e quotidianamente vediamo caso di creazione di valore scaturito proprio da una gestione illuminata di questo asset.

Un altra cosa che mi ha colpito dell’intervento di Moncler è uno degli obiettivi più cari al suo presidente Remo Ruffini: essere globofonici – to be Globophonic – ovvero essere in grado di trasferire al mercato globale il messaggio del brand declinandolo nelle varie specificità locali.

Il Presidente Matteo Marzotto ha citato un altro caso italiano di successo, quello della Bruno Cucinelli, nel quale si ravvisano molte similitudini con la storia di Moncler.

È stato quindi il turno degli allievi del Master che oggi conseguono il diploma: un loro rappresentante è salito al tavolo dei relatori e ci ha raccontato la storia sua e della classe che negli ultimi mesi ha lavorato in modo molto duro ma molto appassionato con dedizione e speranza nel futuro. In questo momento molto difficile dell’economia e della politica italiana i giovani per fortuna continuano ad avere grandi sogni e molta energia.

Dopo la consegna dei diplomi è seguito un simpatico ed informale cocktail nel quale i giovani neo diplomati master si sono mischiati alla platea e durante il quale tutti abbiamo potuto scambiare due chiacchiere in amicizia.

Bravo al prof. Cappellari, alla direzione e a tutto lo staff del CUOA per l’ospitalità e la perfetta organizzazione.

Sicurezza e Prevenzione

Nel corso del 2014 l’INAIL presenterà un nuovo bando a sostegno delle aziende che investono in sicurezza e prevenzione.

Se nulla cambierà rispetto agli scorsi anni, sarà possibile presentare progetti per l’acquisto di macchine o l’implementazione di modelli organizzativi, e ottenere un contributo del 50% del costo del progetto.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie:

  • Ristrutturazione o modifica strutturale e/o impiantistica degli ambienti di lavoro;
  • Installazione e/o sostituzione di macchine, dispositivi e/o attrezzature;
  • Modifiche del layout produttivo;
  • Interventi relativi alla riduzione/eliminazione di fattori di rischio quali, ad esempio.: esposizione ad agenti biologici, sostanze pericolose, agenti chimici, cancerogeni e mutageni, agenti fisici (rumore, vibrazioni, radiazioni ionizzanti / non ionizzanti, radiazioni ottiche artificiali), movimentazione manuale dei carichi e movimenti ripetuti, ecc.

Il progetto di investimento, che può comprendere molteplici voci di spesa, deve essere riconducibile esclusivamente all’ottenimento di un unico obiettivo (riduzione/eliminazione) individuato tra le seguenti cause di infortunio e fattori di rischio:

  • Agenti chimici “molto tossici”
  • Agenti “cancerogeni”, “mutageni”, “teratogeni” (amianto escluso)
  • Bonifica amianto (da escludere il mero smaltimento)
  • Spazi confinati – Movimentazione manuale di carichi
  • Movimenti e sforzi ripetuti
  • Posture incongrue
  • Vibrazioni trasmesse al corpo intero o al sistema mano-braccio
  • Rumore, Incendio ed emergenze Rischio Elettrico

In attesa del Bando è fondamentale valutare – per tempo – scenari ed opportunità di partecipazione. MAS è in grado di aiutarvi nella valutazione di eventuali progetti di investimento e di assistervi, per tutte le fasi – dalla presentazione alla rendicontazione finale – qualora decideste di partecipare al bando.

La MAS da tempo opera nell’ambito della finanza agevolata, ed è in grado di valutare la fattibilità del progetto di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e innovazione, e diassistere l’azienda assegnataria nella varie fasi dell’iter (stesura del progetto, presentazione, monitoraggio e rendicontazione finale).

Bando per la concessione di contributi alle PMI per l’accesso ai servizi digitali in modalità “cloud computing”

La Regione Veneto ha emesso un bando da 2,3 milioni di euro per sostenere l’utilizzo     del cloud computing nelle aziende. Proprio per diffondere lo sviluppo di servizi basati sul modello del “cloud computing” fra le imprese venete del software e dei servizi informatici la Regione Veneto ha previsto la concessione di contributi a fondo   perduto.

Il contributo potrà essere richiesto per la fruizione da parte di PMI venete dei      seguenti servizi digitali erogati in modalità cloud computing:

1.   Servizi applicativi Saas (Software as a Service), ovvero servizi applicativi fruiti in modalità cloud

2.  Servizi Informatici infrastrutturali Iaas (Infrastructure as a Service), ovvero servizi informatici infrastrutturali fruiti in modalità cloud

3.  Servizi digitali PaaS (Platform as a Service), ovvero un particolare tipo di servizio Cloud tramite il quale un Provider fornisce al cliente, non solo il servizio hardware ed il Sistema Operativo, ma anche le piattaforme applicative e tutta la cosiddetta “solution stack”, al fine di pubblicare le proprie applicazioni. In particolare, una solution stack è un particolare insieme di software in grado di fornire un servizio, quali, ad esempio, l’insieme di web server, database ed il supporto ad un linguaggio di programmazione. Un altro esempio di solution stack è l’unione di Sistema Operativo, middleware, database e applicativi. Attraverso il PaaS, l’acquisto, la configurazione, l’ottimizzazione e la gestione dell’hardware e del software di base sono completamente demandate al Provider; si riduce conseguentemente il carico di lavoro del personale IT e conseguentemente anche i costi per lo startup ed il mantenimento delle applicazioni. Attraverso il PaaS è inoltre possibile rendere scalabili le applicazioni fornendo maggiori risorse on demand.

La richiesta potrà riguardare la fruizione di uno o più servizi digitali erogati anche da fornitori diversi.

Saranno ammessi a finanziamento anche contratti in corso alla data di presentazione della domanda.

Il contributo viene erogato per la fruizione di uno o più servizi informativi, applicativi e/o  infrastrutturali, in modalità Cloud Computing.

Sarà riconosciuto un contributo sino al 75 per cento della spesa ammessa ed effettivamente sostenuta nei primi 12 mesi solari successivi:

• alla data di presentazione della domanda di concessione del contributo, nel caso di contratti in  corso a tale data;

oppure

• alla data di sottoscrizione del contratto, nel caso di contratti sottoscritti successivamente alla  presentazione della domanda stessa.

Il contributo complessivamente concedibile dovrà essere pari ad almeno 2.500 €  e non potrà essere superiore ad 20.000,00 €.

Possono partecipare al bando le PMI singole (imprese individuali, società cooperative, società di persone e società di capitali), così come definite dalla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003, Allegato B, recepita con Decreto del Ministro delle Attività Produttive del 18 aprile 2005, che siano costituite con iscrizione al registro delle imprese, siano attive e dispongano di almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale attiva e funzionante, il tutto alla data di pubblicazione del presente Bando.

Per sede operativa localizzata nel Veneto si intende l’unità locale dotata di personale dedicato, attrezzature e strumenti telefonici e informatici nella quale si svolge il processo produttivo che beneficerà dell’erogazione di uno o più servizi in modalità cloud computing.

Sono ammissibili i costi effettivamente sostenuti dal beneficiario per la fruizione di uno o più servizi cloud computing, fino all’ammontare massimo finanziabile.  Esse devono riferirsi a servizi fruiti nei primi 12 mesi solari successivi:

a) alla data di presentazione della domanda di concessione del contributo, in caso di contratti in corso a tale data;

b) alla data di sottoscrizione del contratto, nel caso di contratti sottoscritti successivamente alla presentazione della domanda stessa.

L’ammissibilità dei costi e quindi il computo dei 12 mesi solari decorre dunque dalla data di presentazione della domanda, nell’ipotesi sub a) oppure dalla sottoscrizione del contratto nell’ipotesi sub b).

Sulla base del D.P.R. n. 196/2008 si possono considerare spese ammissibili:

– Spese a canone periodico o a consumo per l’utilizzo in modalità cloud di servizi digitali;

– spese per eventuali configurazioni/attivazioni iniziali una-tantum – per un valore massimo del 20% del costo complessivo ammesso e finanziato, solo nel caso di contratti sottoscritti successivamente alla presentazione della domanda di concessione del contributo.

Fashion Digital Meet promosso a pieni voti

Grande successo del Fashion Digital Meet, tenutosi il 24 ottobre scorso in Villa Foscarini Rossi a Stra (VE). Forse gli splendidi affreschi hanno contribuito a costruire un’atmosfera così frizzante e coinvolgente?
L’evento è stato l’occasione per introdurre in Italia il Bof, un particolare convegno interattivo molto diffuso negli USA, a cui hanno partecipato nomi di spicco del mondo dell’industria della moda e del digitale.
Sara Bellini, Mauro Tescaro, Laura Valagussa, Daniela Saccà, Giampaolo Chiello, Massimiliano Losego e Silvia Tebaldi si sono messi a disposizione dei quasi duecento studenti di scuole di design presenti nella sala, reagendo con positività a tutti gli stimoli offerti e trasmettendo con passione le loro esperienze di vita. A rompere il ghiaccio ci ha pensato Paolo Piacenza, moderatore dell’evento, che ha innanzitutto proposto ai relatori alcune curiose domande tratte dal celebre questionario di Proust (“Il tuo peggior difetto?”, “Il tuo motto?” E così via).
Poi è cominciata la vera e propria tavola rotonda: i ragazzi hanno deciso che era giunto il momento di mettere da parte la timidezza ed iniziare a fare domande riguardanti temi delicati quali l’occupazione giovanile nel settore fashion e le opportunità ad esso offerte dal mondo del digitale. Molti quesiti sono giunti anche dai social network, e chi non poteva assistere fisicamente si è collegato attraverso il live streaming predisposto appositamente (il video integrale è visibile qui).
Quali le professioni più richieste dalle imprese di moda? Come coniugare competenza ed esperienza? Come affrontare un colloquio? Perché il mondo del lavoro non assorbe gli studenti? Come si integrano le nuove tecnologie nel mondo della moda? Fino a che punto si può spingere la virtualizzazione dei modelli? Quali sono limiti ed opportunità dell’e-commerce nella moda? Sono solo alcuni degli spunti giunti dai partecipanti: tutte le tematiche sono state postate in diretta nella pagina Facebook “IDM Innovazione di Moda”, in modo da poter proseguire il dibattito nei social (oltre che sul blog innovazionemoda.org) anche nei giorni successivi all’evento.
In effetti, il tempo tiranno non ha permesso di andare oltre e sfruttare appieno il clima positivo e stimolante creatosi in sala. Ciò nonostante, al termine del dibattito, alcuni studenti dello IUSVE di Venezia si sono avvicinati ai relatori per intervistarli ulteriormente: tutti si sono dimostrati particolarmente entusiasti della modalità interattiva di svolgimento dell’evento, esprimendo il desiderio di ripetere l’esperienza il più presto possibile.
Ci sarà un altro Fashion Digital Meet in futuro? Questo non si può ancora sapere, ma il buon esito di questa prima edizione e la soddisfazione dei presenti (e non) lasciano almeno sperare che l’evento possa ripetersi anche l’anno prossimo.

Fashion Digital Meet

Cosa succede quando giovani studenti talentuosi delle scuole di moda e design incontrano manager del comparto del Fashion italiano ed esperti di Web 2.0 e Marketing Digitale? Facile: nasce il “Fashion Digital Meet”, non riconducibile ad un semplice convegno, ma ad una opportunità di confronto ed arricchimento per giovani che si approcciano per la prima volta al mondo del lavoro.
L’evento, organizzato da Fondazione Comunica in collaborazione con noi di MAS , appartiene al ciclo di incontri “Digital Meet”, ed è previsto per giovedì 24 ottobre 2013, dalle 10.00 alle 12.00, presso la caratteristica Villa Foscarini Rossi di Stra (VE), ed i posti disponibili sono limitati a 200.
Il tutto si svolgerà all’interno di tavola rotonda interattiva, aperta alle domande e ai contributi giunti dai presenti e non, sia tramite interventi in aula, che attraverso post nella pagina Facebook di Innovazione Moda: in questo modo si vogliono sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia per fornire agli studenti uno strumento innovativo e, perché no, divertente, al fine di far emergere qualsiasi tipo di quesito abbattendo ogni barriera di timidezza e di spazio.
Infatti l’evento prevede la lettura in diretta dei commenti inviati per mezzo dell’hashtag ufficiale #FashionDigitalMeet e la pubblicazione live delle relative risposte, agevolando la creazione di uno spazio condiviso di conoscenze e spunti sul delicato tema delle opportunità di lavoro per i giovani, negli affascinanti ed attuali settori della moda del digitale. Il meeting si ispira, dunque, al Bof (“Birds of a feather”), ovvero una particolare tipologia di convegno interattivo usato prevalentemente in California nella Silicon Valley (patria di Internet), che oggi arriva per la prima volta in Italia proprio in occasione della Digital Meet.

Tutti i contenuti pubblicati saranno raccolti online tramite uno Storify dell’evento, ma non finisce qui: foto, interventi e considerazioni saranno visibili sul sito www.digitalmeet.it e sul blog www.innovazionemoda.org , in modo da rendere l’incontro un’occasione di crescita e formazione anche nei giorni successivi.
Relatori dell’evento saranno figure di spicco del mondo dell’italian fashion e del digital marketing, come Sara Bellini (componente Sezione Moda Confindustria Padova), Giampaolo Chiello (consulente di strategie internet ed amministratore delegato “Share your passion-Italy”), Massimiliano Losego (CEO di Atman, agenzia digitale), Daniela Saccà (HR manager di Rossimoda S.p.A.-LVHM Fashion Division), Silvia Tebaldi (coordinatrice attività extracurricolari fashion I.I.S. Ruzza), Mauro Tescaro (Direttore del Politecnico Calzaturiero), Laura Valagussa (Direttore Lifestyle Business RTT-Italy & South EU).
I protagonisti, però, saranno anche gli studenti di scuole di Fashion come il Politecnico Calzaturiero di Stra, l’I.I.S. E. Usuelli Ruzza di Padova, l’I.I.S. Sandro Pertini di Camposampiero, ma anche del corso di laurea magistrale in “Web marketing and digital communication”, afferente allo IUSVE di Venezia.
Tuttavia, chiunque altro fosse interessato ad aderire lo può fare contattando MAS tramite l’apposito form, indipendentemente dal fatto che sia uno studente o un semplice appassionato del tema.
Allora cosa aspettate? Potete partecipare anche voi, ma attenzione: sono disponibili gli ultimi posti, non lasciatevi scappare questa possibilità di crescita e arricchimento!

Disponibilità di finanziamenti a fondo perduto della Regione Veneto

POR Azione 5.1.1 “Cooperazione interregionale”
Risorse finanziarie complessive disponibili: 6.445.387,82 euro

Importante opportunità per le aziende venete di partecipare ad un bando della Regione Veneto per progetti di innovazione, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a carattere interregionale

FINALITA’
Il bando ha l’obiettivo di sviluppare la competitività del sistema produttivo regionale mediante il sostegno a progetti innovativi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a carattere interregionale, nell’ottica di stimolare la collaborazione, tra imprese e organismi di ricerca al di fuori del territorio regionale.

I contributi sono concessi a fondo perduto per progetti che vedano la partecipazione di un partenariato composto almeno da un partner veneto e da un partner estero(impresa o organismo di ricerca aventi sede legale in uno Stato Membro diverso dall’Italia.) appartenente a uno degli Stati membri dell’Unione europea.

La Regione Veneto finanzia soltanto la parte di progetto svolta dal partner veneto. Le imprese o gli organismi di ricerca esteri che partecipano al progetto possono essere finanziati da proprie autorità o agenzie di finanziamento, regionali o nazionali, oppure, da fondi propri.

ATTIVITA’ FINANZIABILI
Sono finanziabili, a titolo esemplificativo, attività di ricerca industriale che, partendo dallo status quo aziendale, portino:

– all’acquisizione di nuove conoscenze per la messa a punto di nuovi prodotti, processi o servizi;
– all’acquisizione di nuove conoscenze volte a migliorare notevolmente prodotti, processi o servizi esistenti;
– alla creazione di componenti di sistemi complessi ad esclusione dei prototipi.
Sono inoltre finanziabili, sempre a titolo esemplificativo, attività di sviluppo sperimentale:

per la produzione di piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
per la definizione concettuale, pianificazione e documentazione concernente nuovi prodotti, processi e servizi;

BENEFICIARI
Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese (PMI), singole o associate in raggruppamenti temporanei d’impresa (RTI), i quali devono costituirsi esclusivamente per la realizzazione dell’intervento.

Può presentare domanda anche una grande impresa esclusivamente se:

Componente di un RTI in cui gli altri partecipanti siano PMI;
Dimostri l’effetto di incentivazione prescritto dall’art. 8, paragrafo 3, lettere a), b), c) e d) del regolamento (CE) n. 800/2008.

SPESE AMMISSIBILI
– personale direttamente impiegato nel progetto (ricercatori e tecnici);
– acquisto di strumenti e attrezzature utilizzate per il progetto e per la sua durata;
– costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevettI;
– spese generali supplementari direttamente imputabili al progetto di ricerca nella misura massima del 5% del costo totale del progetto;
– altri costi diretti, ovvero costi per l’acquisizione di materiali e lavorazioni direttamente imputabili all’attività di ricerca o alla realizzazione dei prototipi e/o impianti pilota qualora precisamente documentabili e direttamente imputabili al progetto per un importo complessivo non superiore al 10% del costo totale del progetto;
– costi per la certificazione della spesa;
– costi per la fideiussione necessaria per l’ottenimento dell’anticipazione;
– spese di viaggio e soggiorno, organizzazione e partecipazione ad incontri del progetto, anche esteri.

INTENSITA’ AIUTI
Fino all’80% delle spese del progetto (intensità variabile in funzione della tipologia di investimento e della dimensione dell’impresa)

La MAS da tempo opera nell’ambito della finanza agevolata, ed è in grado di valutare la fattibilità del progetto di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e innovazione, e di assistere l’azienda assegnataria nella varie fasi dell’iter (stesura del progetto, presentazione, monitoraggio e rendicontazione finale).
Per ogni ulteriore approfondimento in merito, può contattare il ns referente interno per la Finanza agevolata Dr. Gianmaria Salvato al numero 3450361712 oppure all’indirizzo e-mail gianmaria.salvato@mas.mn

Misura straordinaria “Anticrisi”

Nuove modalità operative per i principali Fondi di rotazione

 

Con DGR del 17/04/2012, la Giunta Regionale del Veneto ha ridefinito un nuovo Piano Straordinario Anticrisi per gli esercizi 2012 e 2013, individuando nuove modalità operative per i principali Fondi di rotazione regionali(L.R. 1/1999, L.R. 05/2001, L.R. 02/2002 e L.R. 33/2002).

In particolare, la nuova Misura Anticrisi amplia l’utilizzo dei Fondi di rotazione sopra indicati per operazioni di supporto finanziario agevolato (durata massima 60 mesi)destinate a fornire nuova liquidità alle PMI della Regione del Veneto nei seguenti casi:

  1. a fronte di crediti commerciali insoluti;
  2.  a fronte di crediti scaduti verso la Pubblica Amministrazione;
  3.  a fronte di rimborsi di finanziamenti a m/l termine attivati per investimenti aziendali;
  4.  per anticipazioni di ordini e/o contratti di fornitura di beni e/o servizi;

Le operazioni potranno essere assistite da garanzia/cogaranzia agevolata prevista dal Fondo regionale di garanzia (ex DGR 1116/11)  per i settori artigianato, commercio, secondario e terziario e dal Fondo regionale di garanzia e controgaranzia per il settore turismo (ex DGR 3626/09).

Le operazioni potranno essere assistite da garanzia/cogaranzia agevolata prevista dal Fondo regionale di garanzia per i settori artigianato, commercio, secondario e terziario e dal Fondo regionale di garanzia e controgaranzia per il settore turismo.

 

Vengono inoltre introdotte le seguenti novità (per gli esercizi 2012 e 2013):

– L.R. 05/2001, per le finalità di consolido di passività a breve, riequilibrio finanziario aziendale e ricapitalizzazione, l’importo massimo concedibile passa dagli attuali 350 mila Euro a 500 mila Euro, limite di importo anche di più operazioni agevolate riferite alla medesima impresa e contemporaneamente in ammortamento;
– L.R. 02/2002, per le finalità di consolido di passività a breve, riequilibrio finanziario aziendale e ricapitalizzazione, l’importo massimo del finanziamento, pari a 300 mila Euro, è da intendersi quale limite di importo anche di più operazioni agevolate riferite alla medesima impresa e contemporaneamente in ammortamento.

 

FONDO REGIONALE DI GARANZIA PER LE PMI  

Altra novità di recente avvio è il Fondo Regionale di Garanzia per le PMI: un nuovo e fondamentale strumento per le imprese venete che necessitano, per attuare nuovi investimenti produttivi, di adeguata copertura finanziaria e incontrano difficoltà di accesso al credito a causa delle avverse condizioni dei mercati finanziari. Veneto Sviluppo, attraverso il Fondo Regionale, rilascia garanzie a prima richiesta a condizioni agevolate per le PMI su finanziamenti a medio-lungo termine. Le garanzie rilasciate permetteranno alle banche finanziatrici richiedenti di attenuare il rischio di credito e contenere gli assorbimenti patrimoniali in conformità alla normativa di vigilanza. Ne conseguono attesi benefici in termini di accessibilità e fruibilità di nuova finanza da parte delle imprese.

 

Per ulteriori informazioni clicca qui

La MAS da tempo opera nell’ambito della finanza agevolata, ed è in grado di valutare la fattibilità del progetto di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e innovazione, e di assistere l’azienda assegnataria nella varie fasi dell’iter (stesura del progetto, presentazione, monitoraggio e rendicontazione finale). Per ogni ulteriore approfondimento in merito, può contattare il ns referente interno per la Finanza agevolata Dr. Gianmaria Salvato al numero 345 0361712 oppure all’indirizzo e-mail gianmaria.salvato@mas.mn