
Industria 4.0: circa 900 milioni ancora disponibili
Secondo le ultime comunicazioni del MIMIT e del GSE, risultano ancora disponibili circa 900 milioni di euro dei 2,2 miliardi stanziati per il credito d’imposta Transizione 4.0 riferito all’anno 2025. Questa riserva residua rappresenta un’opportunità concreta per le imprese che vogliono investire in beni strumentali tecnologicamente avanzati e digitalizzazione dei processi produttivi.
Quadro delle risorse e situazione attuale:
- Il plafond complessivo 2025, fissato dalla Legge di Bilancio, era pari a 2,2 miliardi di euro.
- Il termine per la prenotazione prioritaria delle risorse da parte delle imprese con comunicazione preventiva è scaduto il 17 luglio 2025.
- A seguito di questa scadenza, il GSE ha quantificato le somme effettivamente vincolate, rendendo noto che circa 930 milioni di euro sono ancora utilizzabili.
Serve agire in fretta, la finestra si sta chiudendo: il tempo è un fattore cruciale. Con lo scorrimento già avviato da parte del GSE per riassegnare le risorse, le imprese in lista d’attesa stanno ricevendo le notifiche per completare la procedura: entro 30 giorni dalla comunicazione devono versare il 20% di acconto sull’investimento, pena la decadenza dell’accesso all’agevolazione. Inoltre, se a valle dello scorrimento dovessero permanere fondi inutilizzati, si aprirebbe una nuova possibilità anche per chi non ha ancora inviato la comunicazione preventiva, ma l’ordine cronologico sarà rigoroso. Per questo motivo, le imprese interessate devono attivarsi subito, predisponendo la documentazione e i preventivi tecnici richiesti, se vogliono sperare di accedere ai fondi ancora residui.
Modalità operative e iter previsto:
- Scorrimento delle graduatorie: il GSE assegnerà progressivamente le risorse disponibili ai soggetti già in lista.
- Pagamento dell’acconto: chi riceve comunicazione ha un mese per versare il 20% e confermare l’impegno.
- Apertura a nuovi ingressi: in caso di ulteriori fondi disponibili, sarà possibile inviare nuove comunicazioni, ma sempre nel rispetto dell’ordine di ricezione.
Il quadro generale della “Transizione 4.0”: dal 2020 a oggi, il Piano Transizione 4.0 ha mobilitato oltre 29 miliardi di euro in crediti d’imposta per le imprese italiane, contribuendo alla modernizzazione dei processi produttivi, all’introduzione di tecnologie digitali e all’innovazione di filiera. Nonostante alcuni rallentamenti dovuti a vincoli tecnici e normative complesse, la misura resta uno dei principali strumenti fiscali per accompagnare l’industria verso un modello più efficiente, automatizzato e interconnesso.
In sintesi:
- Su 2,2 miliardi stanziati per il 2025, oltre 900 milioni sono ancora disponibili.
- Il GSE sta riassegnando le risorse alle imprese in lista d’attesa.
- Le aziende hanno 30 giorni per confermare l’investimento con il pagamento dell’acconto.
- Chi vuole accedere ora deve muoversi rapidamente: l’ordine cronologico sarà determinante.