Agevolazioni Fiscali per il settore Tessile per le spese di R&S per la realizzazione dei campionari.

Agevolazioni Fiscali per il settore Tessile per le spese di R&S per la realizzazione dei campionari.

Finalità

Agevolare gli investimenti in attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo finalizzate alla realizzazione di campionari fatti dalle aziende del settore Tessile.

Beneficiari

Imprese che svolgono le attività di cui alle divisioni 13 o 14 della tabella ATECO 2007.

Interventi ammissibili

I programmi di investimento devono riguardare le attività di R&S per la realizzazione di campionari:

→ Ricerca ed ideazione estetica

→ La realizzazione dei prototipi

Spese ammissibili

1. Personale interno (stilisti e tecnici) per ideazione e realizzazione prototipi

2. Consulenze (stilisti e tecnici)

3. Materie prime per prototipi

4. Lavorazioni esterne

5. Attrezzature (quota di utilizzo)

Intensità degli incentivi

Esclusione dall’imposizione sul reddito di impresa, nel limite complessivo di settanta milioni di euro, del valore degli investimenti in attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo finalizzate alla realizzazione di campionari fatti dalle imprese che svolgono le attività di cui alle divisioni 13 o 14 della tabella, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2009 e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2010.

L’agevolazione di cui al presente comma puo’ essere fruita esclusivamente in sede di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo di imposta di effettuazione degli investimenti. Per il periodo di imposta successivo a quello di effettuazione degli investimenti l’acconto dell’IRPEF e dell’IRES e’ calcolato assumendo come imposta del periodo precedente quella che si sarebbe applicata in assenza delle disposizioni di cui al presente comma.

L’agevolazione e’ fruibile nei limiti di cui al regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato agli aiuti d’importanza minore fino all’autorizzazione della Commissione europea. MAX 200.000 EUR in regime “de minimis”.

Nel caso in cui le richieste complessive superino lo stanziamento previsto dall’articolo 4, comma 2, del decreto legge 25 marzo 2010, n. 40, l’agevolazione sarà attribuita proporzionalmente all’ammontare del risparmio d’imposta richiesto.

Istruttoria

Invio telematico da parte dei soggetti abilitati del modello di comunicazione (Mod. CRT). La comunicazione, redatta sul modello approvato, è presentata dal 1° dicembre 2010 al 20 gennaio 2011.

L’Agenzia delle entrate comunica ai soggetti che hanno presentato la comunicazione, esclusivamente in via telematica, l’ammontare massimo del risparmio d’imposta spettante.

A breve verranno comunicate le direttive per la presentazione delle domanda.

Per informazioni o per un primo contatto informativo senza impegno scrivete a info@mas.mn.

Il Capitalismo delle Emozioni. Al cuore della competitività delle imprese

Il Capitalismo delle Emozioni. Al cuore della competitività delle imprese

(Ferdinando Azzariti, Autori Vari – Edizioni Franco Angeli – Settembre 2009)

La moda si vende solo con le emozioni. Solo “un’emozione è in grado di indurre il consumatore a comprare”. Romantico, a prima vista. In verità è invece un ragionamento piuttosto economico. Per questo motivo è da ritenersi lecito associare il concetto di capitalismo alla sfera emozionale che caratterizza in particolare il settore del fashion.

La parola “capitalismo” è usata con molti significati differenti, a seconda degli ambiti e dei periodi storici. Quando si parla di capitalismo generalmente e genericamente si intende , il “sistema economico in cui i beni capitali appartengono a individui e società private”. Tuttavia il capitale può essere di svariate forme, non a caso esistono differenti definizioni di cosa siano i beni capitali.

Il capitale intellettuale rientra a pieno titolo in quest’ambito. Viviamo infatti una economia basata sulla conoscenza (Knowledge based economy ), in cui l’utilizzo del capitale intellettuale è fondamentale per la creazione di valore. Il capitale intellettuale è composto dalle competenze, dalle conoscenze e processi, tramite integrazione con la conoscenza legata ai soggetti. Tale conoscenza non deriva solo  da un processo continuo di apprendimento basato sull’acquisizione di nozioni sul piano logico e dell’esperienza; essa è infatti presente nelle idee, abitudini e consuetudini, esperienze, relazioni e percezioni dei soggetti che contribuiscono alla crescita di una certa realtà aziendale.