by Redazione | 16 June 2014 | Blog

Museo della calzatura Rossimoda – Archivio storico Rossimoda
www.museodellacalzatura.it
L’utilizzo del capitale intellettuale è fondamentale per la creazione di valore: per competere nella nuova dimensione dei mercati globali, le imprese, in particolare quelle legate al mondo del design, sia esso industriale che manifatturiero, devono tener conto dei mutamenti originati da cambiamenti culturali, sociali ed economici.
Numerose realtà aziendali del design – del Made-in-Italy, del fashion, dell’arredo… – sono consapevoli dell’importante legame tra la propria storia e il prossimo futuro, comprendono il potenziale vantaggio competitivo che deriva dalla corretta valorizzazione del proprio patrimonio storico. Per tale ragione, infatti, molte imprese hanno organizzato degli Archivi d’impresa – in realtà spesso dei semplici “magazzini” – in cui sono stati accumulati i manufatti e i documenti della propria storia aziendale.
Tali magazzini spesso – pur disponendo di una quantità elevata di prodotti, prototipi e materiali realizzati nel corso degli anni – non sono però sempre gestiti in modo razionale ed ottimizzato e quindi in molti casi non vengono sfruttate al meglio le potenzialità legate all’innovazione (sviluppo prodotto) e alla comunicazione del brand.
E’ quindi prioritario affrontare il tema della riorganizzazione e della gestione dell’Archivio aziendale dal punto di vista del corretto approccio metodologico e dei possibili strumenti organizzativi ed informativi impiegabili.
L’incremento progressivo delle capacità degli strumenti digitali di archiviare ed elaborare dati ha reso disponibile un numero sempre crescente di informazioni e indotto la creazione di funzioni sempre più evolute di archiviazione e ricerca, offrendo la possibilità di elaborare confronti, andamenti, scostamenti, memorizzare immagini e video, condivisione web, ecc..
In quest’ambito le tecnologie digitali assumono un ruolo strategico per quanto concerne la valorizzazione dell’immenso patrimonio che ciascuna azienda possiede inteso come vantaggio competitivo intrinseco legato al know-how storico.
Gli Archivi aziendali rappresentano uno strumento chiave per il miglioramento continuo e come sorgente di creatività. Non solo, supportano il processo di formazione e divulgazione della conoscenza all’interno del contesto aziendale e risultano fondamentali per la comunicazione dei valori del brand.
by Redazione | 9 April 2014 | Articoli, Blog

In questi giorni a Londra si sta tenendo conferenza internazionale presso il V&A Museum in comunione con Europeana Fashion. Obiettivo del convegno analizzare le correlazioni tra gli archivi della moda e la loro condivisione a livello digitale. Europeana Fashion è un consorzio che riunisce 22 partner d’eccellenza tra i più importanti musei pubblici e privati, gli archivi e le collezioni di 12 paesi europei, tra cui Archivio Missoni, Museo della calzatura Rossimoda, Archivio Pitti, Museo V&A, Museo del Traje, Museo Les Arts Décoratifs. L’intento di questo consorzio, che rappresenta le principali istituzioni europee e le principali collezioni nell’ambito della moda, è quella di creare un aggregatore tematico sulla moda, ponendo in particolar modo l’accento sulla qualità e la granularità dei dati, che rifletta la versatilità della moda in quanto mezzo di comunicazione.
Presenti al convegno rappresentati del comparto moda italiano come Luca Missoni – Direttore artistico Archivio Missoni – Isabella Campagnol – Curatrice Archivio Rubelli – Lapo Cianchi – Fodazione Pitti.
Negli ultimi anni un pubblico sempre più ampio ha sviluppato un interesse crescente per i contenuti della moda legati alla ricerca, alla didattica e al tempo libero. L’era digitale, lo sviluppo e la disponibilità di nuove tecnologie hanno fornito nuovi e fondamentali strumenti per permettere a molte istituzioni di affrontare e risolvere i loro diversi problemi, e in particolare:
- documentare le collezioni in dettaglio, per un uso interno ed esterno, senza la necessità di maneggiare fisicamente le collezioni;
- aumentare l’accessibilità delle loro collezioni per un pubblico che sia il più vasto possibile, grazie alla digitalizzazione e alla catalogazione.
Internet è diventato la principale fonte di informazioni per il mondo della moda e dell’industria attraverso una vasta gamma di siti web, portali, blog, social network, ecc. La dimensione virtuale è diventata una realtà imprescindibile per la creazione, la diffusione, il consumo e lo studio della moda che richiede di essere esplorato a livello mondiale. La difficoltà di raccogliere e studiare l’enorme mole di conoscenza prodotta all’interno del web è diventata una necessità per lo studio contemporaneo della moda. Tuttavia, vi è una palese mancanza di contenuti strutturati, facilmente reperibili e affidabili. Allo stato attuale, la ricerca di questi materiali digitali è difficile e rischia di diventare ancora più complessa, in quanto i contenuti digitali sulla moda continuano ad aumentare in modo frammentario. Fondamentale dunque risulta sensibilizzare e creare consenso all’interno della comunità della moda per quanto riguarda le migliori prassi in materia di digitalizzazione del patrimonio culturale.
MAS ritiene che i temi affrontati e condivisi nell’ambito del convegno risultino di grande interesse per le aziende del Fashion.
by Redazione | 24 October 2013 | Articoli, Blog
Grande successo del Fashion Digital Meet, tenutosi il 24 ottobre scorso in Villa Foscarini Rossi a Stra (VE). Forse gli splendidi affreschi hanno contribuito a costruire un’atmosfera così frizzante e coinvolgente?
L’evento è stato l’occasione per introdurre in Italia il Bof, un particolare convegno interattivo molto diffuso negli USA, a cui hanno partecipato nomi di spicco del mondo dell’industria della moda e del digitale.
Sara Bellini, Mauro Tescaro, Laura Valagussa, Daniela Saccà, Giampaolo Chiello, Massimiliano Losego e Silvia Tebaldi si sono messi a disposizione dei quasi duecento studenti di scuole di design presenti nella sala, reagendo con positività a tutti gli stimoli offerti e trasmettendo con passione le loro esperienze di vita. A rompere il ghiaccio ci ha pensato Paolo Piacenza, moderatore dell’evento, che ha innanzitutto proposto ai relatori alcune curiose domande tratte dal celebre questionario di Proust (“Il tuo peggior difetto?”, “Il tuo motto?” E così via).
Poi è cominciata la vera e propria tavola rotonda: i ragazzi hanno deciso che era giunto il momento di mettere da parte la timidezza ed iniziare a fare domande riguardanti temi delicati quali l’occupazione giovanile nel settore fashion e le opportunità ad esso offerte dal mondo del digitale. Molti quesiti sono giunti anche dai social network, e chi non poteva assistere fisicamente si è collegato attraverso il live streaming predisposto appositamente (il video integrale è visibile qui).
Quali le professioni più richieste dalle imprese di moda? Come coniugare competenza ed esperienza? Come affrontare un colloquio? Perché il mondo del lavoro non assorbe gli studenti? Come si integrano le nuove tecnologie nel mondo della moda? Fino a che punto si può spingere la virtualizzazione dei modelli? Quali sono limiti ed opportunità dell’e-commerce nella moda? Sono solo alcuni degli spunti giunti dai partecipanti: tutte le tematiche sono state postate in diretta nella pagina Facebook “IDM Innovazione di Moda”, in modo da poter proseguire il dibattito nei social (oltre che sul blog innovazionemoda.org) anche nei giorni successivi all’evento.
In effetti, il tempo tiranno non ha permesso di andare oltre e sfruttare appieno il clima positivo e stimolante creatosi in sala. Ciò nonostante, al termine del dibattito, alcuni studenti dello IUSVE di Venezia si sono avvicinati ai relatori per intervistarli ulteriormente: tutti si sono dimostrati particolarmente entusiasti della modalità interattiva di svolgimento dell’evento, esprimendo il desiderio di ripetere l’esperienza il più presto possibile.
Ci sarà un altro Fashion Digital Meet in futuro? Questo non si può ancora sapere, ma il buon esito di questa prima edizione e la soddisfazione dei presenti (e non) lasciano almeno sperare che l’evento possa ripetersi anche l’anno prossimo.
by Redazione | 14 October 2013 | Blog
Cosa succede quando giovani studenti talentuosi delle scuole di moda e design incontrano manager del comparto del Fashion italiano ed esperti di Web 2.0 e Marketing Digitale? Facile: nasce il “Fashion Digital Meet”, non riconducibile ad un semplice convegno, ma ad una opportunità di confronto ed arricchimento per giovani che si approcciano per la prima volta al mondo del lavoro.
L’evento, organizzato da Fondazione Comunica in collaborazione con noi di MAS , appartiene al ciclo di incontri “Digital Meet”, ed è previsto per giovedì 24 ottobre 2013, dalle 10.00 alle 12.00, presso la caratteristica Villa Foscarini Rossi di Stra (VE), ed i posti disponibili sono limitati a 200.
Il tutto si svolgerà all’interno di tavola rotonda interattiva, aperta alle domande e ai contributi giunti dai presenti e non, sia tramite interventi in aula, che attraverso post nella pagina Facebook di Innovazione Moda: in questo modo si vogliono sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia per fornire agli studenti uno strumento innovativo e, perché no, divertente, al fine di far emergere qualsiasi tipo di quesito abbattendo ogni barriera di timidezza e di spazio.
Infatti l’evento prevede la lettura in diretta dei commenti inviati per mezzo dell’hashtag ufficiale #FashionDigitalMeet e la pubblicazione live delle relative risposte, agevolando la creazione di uno spazio condiviso di conoscenze e spunti sul delicato tema delle opportunità di lavoro per i giovani, negli affascinanti ed attuali settori della moda del digitale. Il meeting si ispira, dunque, al Bof (“Birds of a feather”), ovvero una particolare tipologia di convegno interattivo usato prevalentemente in California nella Silicon Valley (patria di Internet), che oggi arriva per la prima volta in Italia proprio in occasione della Digital Meet.
Tutti i contenuti pubblicati saranno raccolti online tramite uno Storify dell’evento, ma non finisce qui: foto, interventi e considerazioni saranno visibili sul sito www.digitalmeet.it e sul blog www.innovazionemoda.org , in modo da rendere l’incontro un’occasione di crescita e formazione anche nei giorni successivi.
Relatori dell’evento saranno figure di spicco del mondo dell’italian fashion e del digital marketing, come Sara Bellini (componente Sezione Moda Confindustria Padova), Giampaolo Chiello (consulente di strategie internet ed amministratore delegato “Share your passion-Italy”), Massimiliano Losego (CEO di Atman, agenzia digitale), Daniela Saccà (HR manager di Rossimoda S.p.A.-LVHM Fashion Division), Silvia Tebaldi (coordinatrice attività extracurricolari fashion I.I.S. Ruzza), Mauro Tescaro (Direttore del Politecnico Calzaturiero), Laura Valagussa (Direttore Lifestyle Business RTT-Italy & South EU).
I protagonisti, però, saranno anche gli studenti di scuole di Fashion come il Politecnico Calzaturiero di Stra, l’I.I.S. E. Usuelli Ruzza di Padova, l’I.I.S. Sandro Pertini di Camposampiero, ma anche del corso di laurea magistrale in “Web marketing and digital communication”, afferente allo IUSVE di Venezia.
Tuttavia, chiunque altro fosse interessato ad aderire lo può fare contattando MAS tramite l’apposito form, indipendentemente dal fatto che sia uno studente o un semplice appassionato del tema.
Allora cosa aspettate? Potete partecipare anche voi, ma attenzione: sono disponibili gli ultimi posti, non lasciatevi scappare questa possibilità di crescita e arricchimento!
by Redazione | 17 June 2012 | Blog, Opportunità
Di recente la Regione Veneto ha stanziato dei fondi per finanziare corsi di formazione alle aziende della Moda, su tecniche manageriali avanzate per la gestione di Impresa. Tale formazione prevede l’approfondimento di diversi temi, tra cui la Lean Production applicata al Settore del Fashion.
Si tratta di un’opportunità davvero stimolate per le aziende del Settore, che di recente si sta sempre più avvicinando alle metodologie proprie della Lean Production.
Contattaci per avere informazioni a riguardo, ti illustreremo i dettagli specifici e ti segnaleremo iniziative analoghe che si stanno avviando in ambito Lean.