MAS alla presentazione di Venice Textile Manufacturers

MAS alla presentazione di Venice Textile Manufacturers

Logo Venice Textile ManufacturersSi è svolta sabato 7 maggio, nell’ambito della rassegna “La Via della Lana 2016”, la presentazione di un progetto che a noi di MAS sta molto a cuore, avendolo visto nascere e partecipando alla sua pianificazione e realizzazione: Venice Textile Manufacturers. Si tratta di un gruppo di imprese che operano nel campo della tessitura artigianale di altissima qualità, riunitesi con l’intento di divulgare le peculiarità delle loro produzioni mantenendo viva la cultura del tessuto pregiato. Una sfida globale per far crescere realtà locali, radicate nel territorio e unite nella tradizione lavorativa. Assieme, le imprese potranno intraprendere progetti di più ampio raggio, ed hanno perciò deciso di “farsi rete”.

La presentazione di Venice Textile ManufacturersOspiti del prestigioso Lanificio Paoletti e coordinati da Walter Macorig di MAS, i rappresentanti delle aziende partecipanti hanno spiegato questo progetto di condivisione, nato con l’obiettivo di creare valore d’impresa attraverso la cultura, e presentato le singole realtà artigianali: SERICA 1870 – tessuti di pregio in seta e misto seta dal 1870; MANIFATTURE TESSILI VITTORIO VENETO – tessuti sofisticati per camiceria e abbigliamento, eredi dell’antica Filanda Gera; MAGLIFICIO GIORDANO’S – raffinato maglificio per l’alta moda, dal 1948; TESSITURA LUIGI BEVILACQUA – pregiati tessuti d’arte per arredamento e tendaggi, dal 1700; LANIFICIO PAOLETTI – filati e tessuti di alta qualità dal 1795. Il tutto preceduto da un’introduzione di Attilio Biancardi (Presidente gruppo Sistema Moda Unindustria Treviso) e moderato da Mario Zambelli (Consulente Strategico Sistema Moda). Ad assistere la neonata rete anche Unint, consorzio costituito nel 2004 da Unindustria Treviso, Confindustria Belluno Dolomiti e Confindustria Padova per aiutare le imprese nello sviluppo di sinergie e collaborazioni.

Venice Textile: tessuti artigianali pregiatiL’idea è nata a partire da un rapporto di amicizia e stima reciproca, dal desiderio comune di spingersi verso nuovi orizzonti di mercato e dalla necessità di mantenere in vita importanti tradizioni. Per questo è fondamentale la condivisione delle conoscenze, così come lo è la divulgazione della cultura del tessile ed in particolare delle sue produzioni artigianali di alta qualità. A tale proposito si affianca dunque l’urgenza di sfruttare gli strumenti che le nuove tecnologie, soprattutto nel campo dei media ma anche in quello più squisitamente informatico-gestionale, mettono a disposizione. A partire dalla cura di una presenza fissa on-line (è da poco in rete il nuovo sito www.venicetextile.com) per eventualmente sviluppare campagne informative, sfruttare i vantaggi della condivisione elettronica di archivi, utilizzare piattaforme web con le quali inserirsi facilmente nel mondo dell’e-commerce.

Venice Textile: persone e valoriSi tratta insomma di mettere a frutto le abilità e le competenze della tradizione all’interno dello scenario globale, con un modo nuovo di intendere la produzione e la creazione del valore aggiunto: non solo altissima qualità dei capi e dei tessuti (quello è imprescindibile) ma anche grande attenzione all’ambiente, alle maestranze, ai collaboratori, alle comunità locali che ospitano e partecipano alle attività manifatturiere. Laddove le parole d’ordine sono sostenibilità e tracciabilità di filiera, si aggiunge anche una certa sensibilità per tutto ciò che concorre a tramandare e sviluppare la cultura del tessile e dei capi d’abbigliamento a tutto tondo.

Una sfida impegnativa, quella di Venice Textile Manufacturers, sulla quale conviene insistere e scommettere, poiché ne va del futuro di un settore che è molto di più di un “produrre per guadagnare”: è tradizione, abilità, originalità, stile. Sono cose che non si possono copiare, ed il loro valore umano prima ancora che economico è inestimabile. E nel mercato globale risorse di questo tipo possono facilmente diventare un volano di opportunità. La sfida è lanciata.

L’importanza del Team in ambito Problem Solving e Decision Making

L’importanza del Team in ambito Problem Solving e Decision Making

Il consulente è normalmente visto come un problem-solver.  Spesso è visto come la figura che porta il punto di vista esterno, a cui affidarsi.

Di fatto i consulenti di MAS fanno di più, non si limtano a fornire una soluzione….

Dalla nostra esperienza riscontriamo che spesso il problema viene spesso confuso con il sintomo. In secondo luogo, la soluzione proposta è quasi sempre il frutto di competenze e conoscenze. Ma la mancata analisi delle reali e molteplici cause del problema può portare all’individuazione di soluzioni che possono risultare utili, ma che in seconda istanza possono rilevarsi non troppo efficaci e quasi mai efficienti.

LA DECISIONE

La decisione è l’atto più importante del ruolo manageriale ed infatti, una delle doti più ricercate nei leader è una buona capacità di problem solving e di decision making. Spesso questi termini sono considerati come equivalenti, in realtà sono due attività diverse e distinte: il decision making viene in seconda battuta, cioè dopo che il processo di problem solving ha evidenziato un certo numero di linee di condotta possibili.

FASI DEL PROBLEM SOLVING

Le scelte dei membri di un gruppo avvengono generalmente in un’ottica di problem- solving, in contesti in cui frequentemente non è facile interpretare tutte le informazioni che ci pervengono, in cui molte situazioni sono uniche, in quanto non abbiamo dovuto affrontarne altre analoghe precedentemente, e, invece di essere note, chiare o fisse, le finalità e le mete sono incerte, oscure, ambigue e contrapposte.

Un processo decisionale razionale è un processo complesso che comprende un numero di elementi essenziali. E’ quindi necessario adottare una serie di strategie al fine di trovare la risoluzione migliore ad un problema del gruppo e seguire le seguenti fasi:

1. Identificare il problema: il riconoscimento che esiste un problema da affrontare.

Solo quando un problema è stato identificato può iniziare in modo razionale il lavoro di ricerca della sua soluzione. Tipicamente, il riconoscimento di un problema è cosa ovvia e immediata. Una volta che siamo consapevoli del problema, possiamo intraprendere azioni per risolverlo nel modo migliore che possiamo.

2. Definire gli obiettivi. In un certo senso, qualsiasi problema è una situazione il cui verificarsi ci impedisce di conseguire obiettivi precedentemente fissati. Quindi, la definizione dell’obiettivo è il processo con cui si descrive in modo preciso ciò che si intende ottenere.

3. Raccogliere i dati pertinenti. Per poter prendere adeguatamente una decisione, si deve innanzitutto raccogliere informazione adeguata. Potrebbe essere un lavoro difficile decidere quali dati siano importanti e quali no. La grande disponibilità di dati complica ulteriormente questo lavoro. In tale processo, la raccolta dei dati pertinenti è generalmente una delle fasi più difficili dell’intero processo.

4. Identificare le alternative praticabili. Perché il processo decisionale possa avere luogo, si deve disporre di possibili alternative di azione.

5. Selezionare il criterio per valutare l’alternativa migliore. L’attività centrale di un processo decisionale è la scelta tra le alternative. Logicamente, si vuole scegliere l’alternativa migliore. Questo tuttavia può essere fatto solo se definiamo cosa intendiamo per migliore. Dovrebbe esserci un criterio o un insieme di criteri per valutare quale alternativa è la migliore.

6. Costruire il modello: stabilire le relazioni tra l’obiettivo, le alternative, i dati raccolti, e il criterio di valutazione.

7. Stimare i risultati previsti di ciascuna alternativa. Il modello costruito è poi utilizzato per stimare in anticipo il risultato di ciascuna alternativa fattibile.

8. Scegliere l’alternativa migliore con riferimento all’obiettivo dato. Quando i sette passi del processo decisionale prima visti sono stati completati, il passo finale è la scelta dell’alternativa migliore. Se tutti gli altri passi del processo sono stati fatti in modo accurato, possiamo effettuare la scelta dell’alternativa migliore (ossia quella che meglio soddisfa il criterio di scelta adottato) con qualche fiducia che sia effettivamente la soluzione più adatta al particolare problema.

DECISION MAKING DI GRUPPO

La maggior efficienza dei gruppi rispetto agli individui è dimostrata dal fatto che in media il risultato di un gruppo supera quello dell’elemento più dotato che di esso faccia parte.

In un’impresa è quindi normale lavorare in gruppi, comitati o semplicemente riunirsi per discutere, per cui la corretta gestione di questi momenti diventa un elemento importante del processo decisionale.

Più in là del gruppo, nella scala del coinvolgimento individuale, troviamo il team: in esso si nota non solo la semplice comunicazione, ma anche una certa partecipazione emotiva all’obiettivo comune, un certo entusiasmo o comunque il piacere di lavorare insieme.

In particolare, le ragioni che spingono verso la scelta di utilizzare i gruppi all’interno del processo decisionale sono:

  • i gruppi di solito producono molte più alternative e molti più approcci ad un problema o ad una decisione, rispetto a quanto non possano fare i singoli membri da soli;
  • il gruppo dedica molto più tempo alla ricerca di quanto non facciano i singoli membri separatamente e, grazie alla concentrazione di risorse e di abilità al suo interno, ha un afflusso di conoscenze maggiore rispetto qualunque suo membro;
  • Il gruppo offre un certo appoggio psicologico, utile a fronteggiare eventuali pressioni dell’ambiente esterno;
  • I gruppi esaltano l’impegno e riducono le resistenze alle nuove idee, riducendo l’opposizione e suscitando una maggiore comprensione delle scelte che vanno fatte.

Inoltre, data la migliore organizzazione che i gruppi riescono a dare alla propria attività decisoria, le fasi attraverso le quali si raggiunge la decisione sono più chiare e le scelte più ragionate. In questo modo, si innescano i fattori principali capaci di giovare alla qualità della decisione.

IL CONCETTO DI EFFICACIA DI GRUPPO

I manager dovrebbero avere ben chiaro che cosa si intente per efficacia di un gruppo, perché questo ha grande influenza sul modo in cui il gruppo agirà e sui suoi risultati. L’efficacia, del resto, non si limita ai risultati: essa riguarda in larga misura anche la creatività, la soddisfazione e l’apertura mentale che i suoi membri riescono ad esprimere e a provare.

Le caratteristiche principali di un gruppo efficace possono essere riassunte nel modo seguente:

  • Alta produttività
  • Buona soddisfazione dei membri
  • Elevato numero di idee generate
  • Grande numero di problemi risolti e buona qualità delle soluzioni
  • Notevole intensità della partecipazione emotiva

I consulenti di MAS hanno affinato la capacità a risolvere problemi. Non ci limitiamo dare un sì o un no alle vostre domande, non risolviamo semplicemente il problema… Riteniamo che la ricerca del problema non è fine a se stessa, ma è parte reale della soluzione finale. Quando abbiamo un insieme di soluzioni in mente, quello che facciamo è ridurre il problema alle soluzioni che possiamo prescrivere. In realtà non deve essere così.