Intelligenza Artificiale e modelli testuali

Intelligenza Artificiale e modelli testuali

L’intelligenza artificiale (IA) ha fatto molta strada negli ultimi anni, con numerosi modelli e piattaforme sviluppati per consentire alle macchine di comprendere e rispondere agli input del linguaggio naturale. L’intelligenza artificiale si riferisce alla capacità delle macchine di eseguire attività che richiedono l’intelligenza umana, come la percezione, la comprensione, il ragionamento, la pianificazione, la comunicazione e l’apprendimento. In altre parole, si riferisce alla creazione di sistemi informatici che possono simulare l’intelligenza umana e imitare il comportamento umano.

L’IA viene utilizzata in molte applicazioni, come la ricerca di informazioni, l’elaborazione del linguaggio naturale, la visione artificiale, la robotica, il riconoscimento vocale, il controllo automatizzato e la guida autonomia.

Tra questi c’è Chat GPT, acronimo di Generative Pretrained Transformer: uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale (o Natural Language Processing) potente e versatile che utilizza algoritmi avanzati di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane all’interno di un discorso.

Realizzata da OpenAI (organizzazione no profit per la ricerca sull’intelligenza artificiale) con l’obiettivo di ottimizzare la conversazione e facilitare l’utilizzo da parte degli utenti, questa tecnologia ha il potenziale per migliorare notevolmente il modo in cui interagiamo con le macchine in una vasta gamma di applicazioni, dal servizio clienti alla traduzione linguistica fino alla scrittura creativa.

Si tratta di un modello di linguaggio basato su trasformatori che utilizza il deep learning per produrre testi simili a quelli umani e gestire diverse attività come la risposta a domande e la traduzione automatica.

Per iniziare a usare Chat GPT, è sufficiente collegarsi al sito web ufficiale del servizio e attivare un account. Si può scegliere se impiegare la propria email oppure abbinare un account Google o Microsoft. A registrazione avvenuta, inserire nome, cognome e numero di telefono e riportare il codice di verifica a sei cifre inviato via SMS. La homepage del servizio mette a disposizione una guida introduttiva ed esempi di impiego, che possono aiutare a conoscere le funzionalità.

Gli utilizzi di ChatGPT possono essere molteplici:

  • Assistenza automatizzata: l’algoritmo di ChatGPT è in grado di generare risposte automatiche in una conversazione con un utente umano e di rispondere in modo proattivo, utilizzando un linguaggio alquanto naturale, cosa che lo rende perfetto per fornire assistenza in modo automatizzato
  • Generazione di testo: può essere impiegato per redigere descrizioni di prodotti, post per social network, articoli di giornale, e-mail, copioni di video e simili
  • Riepilogo automatico: riassume lunghe conversazioni e documenti autonomamente, cosa che può tornare utile a studenti e professionisti che hanno la necessità di ricavare informazioni riassuntive da un testo lungo
  • Traduzione automatica: è in grado di tradurre il testo di “partenza” in molteplici lingue in modo del tutto automatico
  • Generazione di codice: è in grado di generare script e righe di codice in diversi linguaggi di programmazione

Da tenere in considerazione, che oltre ai grandi vantaggi sopraelencati, ci sono evidenti limiti in particolare:

  • Difficoltà nel comprendere il contesto o le sfumature del linguaggio
  • Non considera gli eventi in corso, non conosce alcun contenuto creato dopo il 2021
  • Richiede istruzioni dettagliate per produrre un contenuto di qualità

Rispetto ad altri modelli che si basano su regole o modelli predefiniti per generare testo, Chat GPT utilizza un approccio più flessibile e aperto che gli consente di fornire risposte nuove e inaspettate all’input dell’utente.

NFT nel settore Moda

NFT nel settore Moda

Negli ultimi anni ha preso piede un nuovo formato di file digitali che promette di rivoluzionare il modo in cui gli oggetti possono essere posseduti, acquistati e venduti su Internet: i “token non fungibili”, o NFT.

NFT, infatti, sta ad indicare un non-fungible-token (token non fungibile). Gli NFT sono definiti anche “gettoni crittografici”, ossia dei sistemi che permettono di certificare la rarità digitale di un bene. Un’opera d’arte, un video, perfino un tweet, il tutto basato sulle blockchain. I “gettoni” hanno la caratteristica peculiare di essere unici e non possono essere scambiati con un altri token identici. Questo accade perché ogni token non fungibile viene creato con un codice interno univoco scritto appunto su blockchain. Il valore degli NFT viene stabilito principalmente dal mercato e dalla domanda, rendendoli paragonabili a qualsiasi altro tipo di opera d’arte, in questo caso arte digitale. Possono certificare un qualsiasi “oggetto”, fisico o virtuale che esso sia. Chi compra un NFT che corrisponde ad un’opera artistica digitale, possiede soltanto il certificato, ciò non significa che l’opera in questione diventi privata ma, al contrario, può tranquillamente restare on line e accessibile a tutti. Il valore degli NFT è legato ad un certificato di proprietà unico e si basa sulla tracciabilità del proprietario, del creatore, su date e storico delle transazioni.​

Per la “fabbricazione” degli NFT, infatti, occorre una gigantesca potenza di calcolo e ha le sue radici in numerose strutture (server farm) sparse nel mondo intero. È il principio su cui si basa anche la nascita di criptovalute. Il punto di partenza per la creazione digitale di un NFT è la produzione in una versione digitale dell’opera d’arte che, nel linguaggio informatico, è definita da una sequenza di cifre binarie. Questa sequenza viene compressa in un’altra sequenza chiamata “hash” (impronta digitale) che identifica in modo univoco e non violabile quel file: il processo di hashing rende impossibile ricostruire il documento digitale originario. Per la maggior parte degli NFT occorre aprire un wallet digitale all’interno del quale depositare e conservare le criptovalute necessarie per le transazioni. Una volta creato il proprio wallet contenente le criptovalute è necessario scegliere il marketplace (il negozio virtuale) dove acquistare o vendere NFT. Se l’NFT ha un costo molto economico o è gratuito è probabile che venga applicata una tassa variabile da pagare (gas fee). All’interno dei marketplace appaiono gli NFT disponibili. Gli acquirenti interessati possono fare delle offerte in asta, al termine della quale il venditore riceve un avviso con le migliori offerte degli acquirenti. Accettata l’offerta, la piattaforma gestisce il trasferimento di fondi del bene digitale concludendo il processo di vendita.

Un settore che molto si sta muovendo sfruttando gli NFT è quello della moda. Nel concreto, si stanno sviluppando due approcci a questa tecnologia. Un approccio più «classico» alla tecnologia prevede che tramite gli NFT, i clienti possano acquistare collezioni esclusive che poi ricevono a casa. La tecnologia NFT viene usata quindi solo come mezzo nel pagamento e per assicurarsi il diritto di proprietà sull’acquisto. Ben più scalpore ha fatto però l’approccio fully digital: in questo caso l’abito viene indossato da un avatar nel metaverso o in un videogioco. È il caso ad esempio della collaborazione fra Balenciaga e Fortnite.

La moda digitale ha trovato il suo apice nel metaverso. Con le previsioni degli esperti, secondo cui entro il 2026 ogni persona passerà almeno un giorno nel metaverso, i grandi marchi della moda hanno finanziato progetti nel mondo digitale, arrivando perfino ad organizzare la Metaverse Fashion Week, giunta lo scorso marzo alla seconda edizione.

Metaverso e Fashion: piattaforme e attività

Metaverso e Fashion: piattaforme e attività

Metaverso è un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash (1992), libro di fantascienza cyberpunk, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si viene rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. Nel romanzo, il protagonista desidera fuggire dall’opprimente ambiente circostante creando una realtà virtuale tramite il computer.

Il metaverso è il concetto di un universo 3D pre-esistente online, che combina vari spazi virtuali differenti. Può essere visto come una futura evoluzione di Internet, dove l’ambiente 3D permetterà agli utenti di lavorare, incontrarsi, giocare e socializzare insieme. Il metaverso unirà tutti gli aspetti della vita quotidiana in un unico luogo. Considerando che molte persone lavorano già da casa, nel metaverso si potrà entrare in un ufficio 3D e interagire con gli avatar dei propri colleghi. Anche il lavoro potrebbe essere legato al metaverso e fornire un reddito direttamente utilizzabile al suo interno.

Le Piattaforme più famose per entrare nel Metaverso sono:

  • Sandbox: è un metaverso virtuale diventato popolare da quando ha annunciato la sua partnership con Meta. I suoi avatar hanno uno stile visivo a blocchi come Minecraft e possono costruire, possedere e monetizzare utilizzando NFT e SAND. Non è ancora disponibile ma in attesa si può visitare il sito e interagire con la community;
  • Stageverse: è una nuova piattaforma virtuale per esperienze immersive e consente agli utenti di assistere a concerti attraverso filmati 3D a 360° ed effetti speciali;
  • Decentralnd: è un mondo della realtà virtuale del Metaverso creato da Ethereum. In questo universo virtuale gli utenti una volta iscritti possono creare edifici virtuali, case, parchi e far pagare agli altri la visita.

I Brand utilizzano il metaverso per diverse attività e sono le seguenti:

  • Il 25% ha l’obiettivo di selling virtuale (NFT, prodotti);
  • Il 33% utilizza il Metaverso per promuovere il proprio brand ed allargare la customer base;
  • Il 37% lancia nuovi prodotti tramite il canale Metaverso, la maggior parte tramite campagne e spot;
  • Il 5% promuove articoli già in commercio;
  • Il 21% ha sviluppato soluzioni proprie, senza fare leva su piattaforme esistenti.

Brand di lusso come Gucci, Dolce & Gabbana, LV ed Etro in pieno effetto FOMO (“fear of missing out”), non hanno preso l’occasione di aprire i loro flagship store nei Metaverse Fashion District creando per gli utenti delle vere e proprie esperienze immersive. Ne è un esempio la Metaverse Fashion Week, cha ha avuto luogo lo scorso marzo a Decentraland e che ha rappresentato la prima e più grande fashion week interamente digitale del mondo con quattro giorni di sfilate e oltre 60 brand, designer e artisti dai nomi noti.

Il metaverso non esiste ancora del tutto, ma alcune piattaforme contengono alcuni elementi che si avvicinano molto a questo concetto. I videogiochi offrono attualmente l’esperienza di metaverso più vicina a questa idea. Gli sviluppatori hanno superato i loro limiti rispetto a cosa può essere considerato un gioco, organizzando eventi in-game e creando economie virtuali al loro interno.

Al momento non si sa se in futuro si riuscirà a costruire un unico metaverso. Nel frattempo però si possono già testare dei progetti in questo nuovo stile e continuare ad integrare sempre di più la blockchain nella vita quotidiana di tutti noi.

Intelligenza artificiale e Fashion: 6 trend per il 2023

Intelligenza artificiale e Fashion: 6 trend per il 2023

L’intelligenza artificiale (AI) si sta diffondendo in vari settori, modificando le attività aziendali tramite tecnologie creative, procedure operative più efficaci e accesso a informazioni sui consumatori che, se correttamente sfruttate, possono fornire un potenziale vantaggio competitivo. L’intelligenza artificiale può raccogliere, elaborare e trarre informazioni da tutti i tipi di dati, dalle immagini dei social media alle funzioni corporee come la frequenza cardiaca. Le tecnologie AI possono rivoluzionare il modo in cui le aziende del fashion realizzano i loro articoli per promuoverli e venderli, creando innovazione per l’industria della moda su tutta la linea, inclusi design, produzione, spedizione, marketing e vendite.

Vediamo le applicazioni più promettenti per il prossimo futuro, che saranno in grado di migliorare i modelli di business:

 

  1. PROGETTAZIONE AVANZATA
    L’intelligenza artificiale può supportare e velocizzare la fase di progettazione: da un lato, essa espande la collaborazione tra persone e aggiunge la collaborazione tra uomo e macchina, dall’altro può coadiuvare le scelte di design e, in taluni casi, anche sostituire l’uomo in alcune fasi della progettazione. Man mano che più ricercatori sviluppano nuovi modelli per la creatività, le potenzialità della tecnologia diventano più evidenti. Le applicazioni AI potrebbero diventare molto presto le migliori alleate degli stilisti. Ad esempio, i modelli di intelligenza artificiale che sono stati impiegati per generare un nuovo design di abbigliamento sono detti “reti generative avversarie” (GAN), un tipo di Machine Learning in cui due modelli contraddittori vengono addestrati contemporaneamente: un generatore che crea immagini realistiche e un discriminatore che le distingue e le valuta.
  2. MERCHANDISING VIRTUALE
    Le tecnologie abilitate all’intelligenza artificiale come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) stanno cercando di colmare il divario tra le esperienze di acquisto online e in negozio. Le aziende della moda utilizzano la tecnologia AR per fornire nuove funzionalità agli acquisti tradizionali e online. Il consumatore potrà sperimentare stili, trame e colori diversi e scarpe, borse e gioielli diversi per completare il suo aspetto, ed ottenere un’anteprima virtuale. Ad esempio, possono essere richieste agli acquirenti delle foto per far determinare automaticamente le loro misure. L’apprendimento automatico mappa le misurazioni rispetto ai dati archiviati dall’azienda. I dati aiuteranno i produttori a realizzare gli indumenti in base alle taglie che si adattano effettivamente alle persone, coordinare le taglie di diversi tipi di indumenti e determinare il posto migliore per realizzare i loro capi.
  3. RICERCA VISIVA
    La ricerca visiva, similarmente alla ricerca basata su testo, scansiona e riconosce le fotografie inserite dall’utente e fornisce i risultati di ricerca più pertinenti. I clienti possono cercare quello che vogliono senza doverlo descrivere a parole, rendendo l’acquisto online più semplice e gratificante. Inoltre, i rivenditori potranno aiutare i clienti con strumenti di styling virtuali basati sull’intelligenza artificiale che aiutano i clienti a scegliere gli articoli in base al tipo di corporatura, al tono della pelle e alle esigenze di abbigliamento.
  4. INDOSSABILI AVANZATI
    I dispositivi indossabili basati sull’intelligenza artificiale, come le bande fitness che tengono traccia della frequenza cardiaca, del movimento e delle prestazioni, sono già sul mercato. Ma implementata negli indumenti, l’intelligenza artificiale potrebbe portare a tessuti intelligenti, vestiti che tengono traccia delle prestazioni sportive, o reattivi ai parametri fisiologici del corpo. Imparando i movimenti del corpo di chi lo indossa mentre fa attività, l’intelligenza artificiale potrebbe creare aree nell’indumento con diverse caratteristiche fisiche, consentendo prestazioni migliori e maggiore comodità.
  5. SOLUZIONI ANTI-CONTRAFFAZIONE
    L’intelligenza artificiale potrà essere efficacemente usata ad esempio per individuare design non originali utilizzando le informazioni di milioni di fotografie, oppure per autenticare articoli originali e individuare i falsi. Già oggi alcune organizzazioni utilizzano l’intelligenza artificiale per esaminare e identificare prodotti potenzialmente contraffatti, facendo affidamento su enormi set di dati e immagini provenienti da numerosi mercati online.
  6. PERSONALIZZAZIONE DELLA CLIENTELA E PREVISIONE DELLE TENDENZE
    Già oggi sono generalmente disponibili grandi quantità di dati dei clienti, cui accedere per studiarli. Se integrate con i dati aziendali, le tecnologie di deep learning come AI e ML consentono alle aziende di seguire il comportamento di acquisto dei singoli clienti. I professionisti del marketing sfruttano sempre più le conoscenze e le capacità computazionali della tecnologia in crescita per comprendere le aspettative degli acquirenti e influenzare la loro esperienza in base agli acquisti, ai colori preferiti, alle trame e ad altre preferenze di stile. La previsione delle tendenze si concentra sulla proiezione nel futuro delle preferenze: colori, stili, trame, tessuti che potranno suscitare l’interesse dei consumatori. I modelli AI per il fashion generano previsioni di tendenza a partire da immensi set di dati disponibili, che poi stilisti e progettisti utilizzano per disegnare e produrre nuovi capi e accessori per le aziende.
B20 e futuro digitale

B20 e futuro digitale

“Reshape the future: include, share, act” è l’ambizioso messaggio lanciato dal Business 20 (B20), stabilito nel 2010. Questo forum ufficiale, emanazione del G20 e rappresentante la comunità del business globale, agisce per indicare piani d’azione per la crescita globale e lo sviluppo sostenibile. Il B20 ha deciso di accogliere a braccia aperte le diverse sfide che accompagnano i nostri tempi, dalla Digital Transformation al mercato del lavoro passando per le sfide del riscaldamento globale e le risposte alle emergenze internazionali, tra cui ad esempio il COVID-19.

Uno dei pilastri del forum è l’innovazione tecnologica, che abbraccia tutte le sfere della quotidianità e ha il potenziale per influenzare positivamente la crescita sostenibile globale nel futuro. La principale forza motrice di questo studio è la cosiddetta azienda del futuro, ovvero una nuova realtà che fa dell’automatizzazione dei processi industriali la propria spina dorsale. La smart factory riesce a coniugare esperienze, interazioni, automazione e processi digitali per la creazione di un ecosistema dove persone, prodotti, servizi e fabbrica risultino interconnessi tra loro.

La Digital Transformation rappresenta al tempo stesso il fulcro e il motore di questo cammino di innovazione tecnologica e digitale. Per compiere questo “salto nel futuro” è necessario ripensare il proprio mindset manageriale in termini di organizzazione aziendale, processi e infrastrutture. Così l’impresa sviluppa modelli del tutto nuovi che permettono ampia condivisione delle informazioni e la capacità di creare un nuovo tessuto di dati e informazioni interconnessi tra loro.

Il tema della digitalizzazione cresce a pari passo con il tema Sostenibilità e le sue varie sfaccettature. Lo sviluppo a braccetto di queste due tematiche è stata la chiave la volta del grande successo rappresentato dall’approvazione del Piano Next Generation UE che rappresenterà il pilastro della grande sfida della transizione ecologica e digitale che ci attende nei prossimi anni. Di convesso questi principi hanno esercitato una forte influenza nella redazione del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ha l’obiettivo di accelerare i processi di transizione e modernizzazione del tessuto produttivo e ridurre i divari che ostacolano lo sviluppo omogeneo del Paese.

In questo scenario la task force guidata dall’Italia ha evidenziato un trend di crescita in specifiche aree afferenti al mondo dell’Industria 4.0, quali Big Data, Intelligenza Artificiale (AI) e l’Internet of Things (IoT) sottolineando come il 60% della crescita globale sarà trainata dal digitale entro il 2022. Questo pone maggiore importanza sul lavoro del B20, ora maggiormente concentrato sullo sviluppo delle competenze digitali per le PMI e la replicabilità e scalabilità nelle diverse geografie rappresentate dal gruppo di lavoro, utili a creare un’eredità fruibile per l’innovazione del futuro.

Il grande lavoro portato avanti si è esplicitato questo anno con la pubblicazione della “Digital Use Cases Library” che verrà presentata nell’evento conclusivo di Roma del 7 e 8 Ottobre.  La pubblicazione segna una decisa svolta per la diffusione dell’innovazione e dei pilastri di Industria 4.0 perché presenta più di 80 casi studio di innovazioni tecnologiche che coinvolgono più 20 organizzazioni afferenti a svariati settori industriali impegnati nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni.

Il processo di digitalizzazione è un caposaldo imprescindibile per le aziende che vogliono restare competitive sul mercato e al contempo innovare prodotti e processi aziendali adottando nuove strategie e una rinnovata mentalità manageriale. Le opportunità di investimento sono molteplici grazie agli sforzi profusi nel Piano Next Generation UE. Noi di Mas Management Network abbiamo una grande esperienza nel mondo Industria 4.0 e nell’accompagnamento alla transizione digitale delle imprese. Offriamo supporto omnicomprensivo alle aziende che vogliono cimentarsi nelle sfide del futuro ed implementiamo piani di crescita contrassegnati dall’innovazione digitale e tecnologica.